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17 ragazze

Pubblicato il 29 novembre 2011 da Cristina Canfora


17 ragazze

Si parte forte e si parte dalla cronaca. Il primo film in concorso a essere presentato al Torino Film Festival è 17 ragazze, molto di più di un teen-drama che cavalca il filone già sdoganato delle gravidanze facili tra gli adolescenti. Dopo Juno e la controversa serie televisiva 16 and pregnant, prodotta per MTV America, arrivano le sorelle francesi Delphine e Muriel Coulin a mettere l’accento sull’incomunicabilità tra le diverse generazioni. La scelta è quella di traslare fatti veri accaduti nel 2008 negli Stati Uniti, ambientandoli e adattandoli allo stile di vita di un piccolo villaggio francese sulle coste dell’Atlantico: lì diciassette amiche prendono una decisione scioccante, rimanere incinta contemporaneamente. Già dalle prime battute si delineano le personalità ribelli guidate dalla figura carismatica di Camille (Louise Grinberg), colei che sarà la pietra dello scandalo e verrà additata dagli adulti come il male da ostracizzare. Che cosa spinga le giovani verso la drastica scelta è, più che spiegato, suggerito dalla registe francesi. La voglia di appartenenza al gruppo, il desiderio di emancipazione dalla famiglia d’origine o la semplice esigenza di evasione dalla noia quotidiana s’intuiscono tra i silenziosi insight nelle camerette delle protagoniste. Ottima la prova delle giovani attrici, capaci di una recitazione naturale senza fronzoli o alzate di testa. I luoghi intervengono, poi, come validi comprimari: la spiaggia è insieme spazio di riflessione e trasgressione, dove metaforicamente si gioca con il fuoco; gli imponenti caseggiati, tutti architettonicamente uguali, rappresentano in maniera visiva il senso di oppressione delle ragazze. Lascia un po’ insoddisfatti il finale. L’uso dello sfocato sulle ultime sequenze è probabilmente un volontario parallelismo con l’incertezza che si prospetta per il futuro di queste novelle fuori casta.


CAST & CREDITS

(17 Filles); Regia e sceneggiatura: Delphine Coulin, Muriel Coulin; fotografia: Jean-Louis Vialard; montaggio: Guy Lecorne; scenografia: Benoit Pfauwadel; costumi: Dorothée Guiraud; suono: Olivier Mauvezin; interpreti e personaggi: Louise Grinberg (Camille), Juliette Darche (Julia), Roxane Duran (Florence), Esther Garrel (Flavie), Yara Pilartz (Clémentine), Solène Rigot (Mathilde), Noémie Lvovsky (l’infermiera della scuola), Florence Thomassin (la madre di Camille), Carlo Brandt (il preside), Arthur Verret (Tom); produttore: Denis Freyd; produzione: Archipel 35; distribuzione: Teodora Film, spazioCinema; origine: (Francia, 2011); durata: 90’


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