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27 volte in bianco

Pubblicato il 20 marzo 2008 da Barbara Frascà


27 volte in bianco

27 volte in bianco è una commedia romantica dal ritmo agile che tratta con ironia la vita piuttosto sui generis di Jane, una ragazza fin troppo altruista che per ben 27 volte riveste il ruolo di damigella d’onore ai matrimoni di parenti, amici e conoscenti. Diretto da Anne Fletcher (alla sua seconda regia dopo Step up), scritto dalla sceneggiatrice Aline Brosh Mckenna (autrice de Il diavolo veste Prada), il film ha come protagonista una brava e divertente Katherine Heigl (la dottoressa Isabel Izzie di Grey’s Anatomy o Alison di Molto incinta).

Una commedia, questa ,che sembra curare in modo particolare i costumi, mostrandoci gli stupendi abiti indossati dalla protagonista in occasione dei 27 matrimoni a cui partecipa, quasi fossimo spettatori di una sfilata di moda. Il look e lo stile di Jane cambieranno così di volta in volta ma quello che sembra non tramutare mai è la sua condizione di nubile. Attraverso i costumi e gli accessori combinati viene dunque anche trasmessa la sensazione dell’imbarazzo che si prova quando si è costretti ad indossarli.
Tutto questo sembra ancor meno casuale se si considera che in concomitanza con l’uscita del film nelle sale, la 20th Century Fox e il brand moda Ethic, si trovano insieme per promuovere un concorso fashion che prevede la possibilità di diventare stylist abbinando un abito a 5 dei 27 accessori ethic disponibili sul suo sito. Di fronte ad una sceneggiatura che non punta sicuramente all’originalità, l’attività di marketing può probabilmente risultare vincente e quindi assumere un ruolo rilevante al botteghino. Consapevoli del fatto che il solo marketing non può decretare il successo di un film, sia esso qualitativamente ineccepibile o al contrario scarso, e che quindi vi siano più fattori che concorrono alla riuscita dello stesso, è però certamente vero che le sue potenzialità mediatiche non sono trascurabili.
La pellicola, contraddistinta da tutti i luoghi comuni del genere, si rifugia spesso nei più stereotipati cliché della commedia romantica: dalla protagonista buona e dedita agli altri all’amore non corrisposto, dall’uomo cinico e inizialmente insopportabile all’happy end finale. Nonostante i continui deja vu, i personaggi sono comunque ben tratteggiati e la Heigl risulta meravigliosa sia quando interpreta le parti più comiche che quando mostra tutta la sensibilità del suo personaggio. La colonna sonora tiene il passo a dei dialoghi spumeggianti, dando loro maggior vitalità. Dietro il sorriso disimpegnato è celata la forza di questo film, adatto ad un pubblico con poche pretese


CAST & CREDITS

(27 Dresses); Regia:Anne Fletcher; ; sceneggiatura: Aline Brosh Mckenna; fotografia: Peter James; montaggio: : Priscilla Nedd Friendly; ; interpreti: Katherine Heigl (Jane), James Marsden (Kevin), Malin Akerman (Tess), Judy Greer (Casey), Edwars Burns (George); produzione: Spyglass Entertainment; distribuzione: 20th Century Fox Italia; origine: USA, 2008; durata: 107’


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