X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



A Roma, "I parenti terribili" di Jean Cocteau, al Teatro Arcobaleno fino al 2 giugno‏

Pubblicato il 23 maggio 2013 da Carlo Dutto


A Roma, "I parenti terribili" di Jean Cocteau, al Teatro Arcobaleno fino al 2 giugno‏

Nel cinquantenario della morte di Jean Cocteau, l’Associazione culturale “Le Perle di Novembre” omaggia il grande drammaturgo francese mettendo in scena uno dei suoi capolavori, I parenti terribili, al Teatro Arcobaleno di Roma dal 22 maggio al 2 giugno, adattamento e regia di Ilaria Testoni, con Mauro Mandolini, Francesca Di Nicola, Annalisa Biancofiore, Sebastiano Gavassso e Manola Rotunno e musiche di Giovanni Zappalorto.

Scritta nel 1938, la vicenda si svolge con un complicato groviglio di rivalità, gelosia e sensualità all’interno di una bizzarra famiglia che vive reclusa in casa. Quando il figlio venticinquenne Michel confessa ai genitori di essersi perdutamente innamorato di Madeleine, la madre Yvonne, possessiva e dominatrice, sente venir meno il proprio ruolo e grida al tradimento del suo amore incestuoso. Il padre riconosce nella futura nuora la sua giovane amante, che egli non vuole cedere al figlio, ignaro di tutto. Nel "comico" disordine di questa casa e dei suoi inquilini, il vero si dilata in allucinazione alimentando un crudele intrigo.

"I parenti terribili" hanno costituito uno dei più grossi successi ottenuti da Cocteau; la regista Ilaria Testoni si appropria di questo capolavoro, curandone anche l’adattamento del testo, puntando a omaggiare il lavoro fatto da Cocteau, rendendo a pieno il dramma dell’amore assoluto, folgorante e tragicamente impossibile, in un intreccio da vaudeville.

Liberarsi di un legame è ciò che questi personaggi non riescono a fare e si accartocciano, si ripiegano su se stessi per diventare terribili creature senza futuro. Storie antiche. Non c’è amore senza odio. Odio come difesa contro l’amore. Odio per la dipendenza alla quale si è costretti dall’amore.

Per maggiori informazioni:
Teatro Arcobaleno
Via Francesco Redi 1/a
06.4402719
info@teatroarcobaleno.it


Enregistrer au format PDF