A Rovereto dal 6 al 10 ottobre la XXVI Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico - XII Concorso Premio Paolo Orsi

Tra poco al via la XXVI Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico - XII Concorso Premio Paolo Orsi - la più antica in Italia e fra le più prestigiose a livello internazionale - che si tiene tra il 6 e il 10 ottobre 2015 a Rovereto. Titolo dell’imminente edizione: "Le grandi civiltà: le nostre origini". Brilla sul festival la medaglia assegnata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, recapitata alla Fondazione Museo Civico di Rovereto alla vigilia dell’imminente edizione dello storico Festival, consacrato quest’anno al dibattito, quanto mai attuale, sul passato e sul presente della culla della civiltà.
Oggi - presso la sede della Fondazione Museo Civico, che del festival è promotore in collaborazione con la rivista Archeologia Viva – la presentazione dell’evento, realizzato nella Città della Quercia sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. “Gentile Direttore – scrivono dal Servizio per le adesioni Presidenziali – ho il piacere di trasmetterLe l’unita medaglia che il Capo dello Stato ha voluto destinare, quale suo premio di rappresentanza, alla 26^ Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico – XII Concorso ‘Premio Paolo Orsi’, in programma a Rovereto dal 6 al 10 ottobre prossimi. L’occasione mi è gradita per farLe giungere, insieme con l’augurio per il successo dell’iniziativa, i saluti più cordiali”.
Presenti alla conferenza stampa Gianni Anichini e Franco Finotti, rispettivamente vicepresidente del Consiglio di Amministrazione e direttore della Fondazione MCR, Cristina Azzolini, vicesindaco del Comune di Rovereto, Dario Di Blasi, curatore della Rassegna. “Nell’ampio ventaglio di iniziative curate dalla nostra Istituzione – spiegano Anichini e Finotti – la Rassegna mantiene un ruolo di prestigio e una funzione primaria di diffusione di alto livello e di libero accesso, in linea con la missione civica e culturale fatta propria dalla Fondazione”.
“Vogliamo che questo approccio permanga – ha aggiunto Azzolini –, perché sta creando ponti attraverso la cultura, in tutti i suoi aspetti, della ricerca e della didattica: ponti preziosi, in particolare in un momento storico in cui il mondo sta vivendo contraddizioni forti. Realtà in cui è ancora possibile costruire relazioni positive intorno alla cultura danno un messaggio anche di pace".
“Esistono nel mondo - prosegue Di Blasi -, in Francia, Spagna, Belgio, Svizzera, Germania, Croazia, Grecia, Italia, Stati Uniti, non più di una decina di rassegne cinematografiche dedicate alla storia del mondo antico e all’archeologia, tra di loro legate da vincoli di collaborazione e amicizia e tutte con la finalità di promuovere e diffondere conoscenza e cultura. La Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico ha la fortuna, ma forse è meglio dire la determinazione ferrea, di mostrare per quanto possibile una parte rilevante della vasta produzione mondiale di opere cinematografiche dedicate all’archeologia. Uso il termine determinazione ferrea perché è sempre più difficile trovare energie e risorse per tradurre e doppiare decine e decine di opere provenienti da tutte le parti del mondo realizzate in versione inglese, tedesca, francese, spagnola e tante altre lingue. Eppure tutto questo si rivela necessario se vogliamo rappresentare la fatica e lo sforzo di tanti ricercatori e missioni archeologiche che cercano di restituire a un pubblico sempre più affamato di conoscenza le caratteristiche della vita dei nostri antenati in tutte le parti del mondo. Il programma cinematografico e di conversazioni della XXVI edizione della Rassegna non si discosta da questo intento e offre un menu ricchissimo di oltre 90 opere e quasi una decina d’incontri con protagonisti della ricerca archeologica, con la collaborazione preziosa del Centro Studi Ligabue e del Documentary & Experimental Film Center di Tehran che organizza annualmente una delle più importanti manifestazioni di documentari internazionali, ovvero Cinema Veritè”. La XXVI edizione della Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico coincide con il XII Concorso Premio Paolo Orsi: riconoscimento biennale attribuito da una giuria internazionale a un film scelto in una selezione di opere cinematografiche di recente produzione che svolgano un argomento attinente il tema archeologico indicato dalla Rassegna. Novità di quest’anno, l’introduzione di una menzione speciale assegnata da un gruppo di Archeoblogger e l’assegnazione del premio speciale Cinem.A.Mo.Re (la Rassegna che promuove Religion Today Filmfestival, Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico e Trento Film Festival). A proposito degli appuntamenti notevoli in cartellone, Di Blasi continua: “Tutte le opere cinematografiche della Rassegna sono interessanti e significative ed è estremamente difficile sottolinearne alcune rispetto ad altre. Per solleticare la curiosità del pubblico e degli appassionati possiamo anticipare alcuni contenuti come quelli del paesaggio preistorico delle nostre Dolomiti, l’Avventura dei primi uomini in Australia, i misteriosi obelischi in territorio curdo in Turchia, l’eccitante ricerca di un importante personaggio della corte di Hat-shep-sut, primo faraone donna, la ricostruzione della storia della Nike di Samotracia, la principale icona del Louvre parigino, la riscoperta della Verona romana nel suo impianto urbano e la ricostruzione grafica della sua complessa stratificazione archeologica , la storia e anche l’etnografia di tanti siti e luoghi dell’Iran attuale e dell’antica Persia, le splendide immagini di un vero e proprio museo all’aria aperta come quello del territorio del Mustang tibetano, robot sottomarini per scoprire antichi naufragi là dove l’uomo non potrà arrivare, la meravigliosa arte dei tappeti di Bijar e Tabriz, la scoperta dei popoli che abitarono Angkor e che forse ne furono gli artefici, un intrigo nella Bibbia che ci fa sospettare un Gesù sposato, un viaggio nelle varie forme di scrittura nell’antico Egitto, e ancora la provocazione: l’Iliade e l’Odissea possono aver avuto origine nei miti baltici e non in quelli mediterranei? Quanti misteri, quante scoperte e purtroppo quanta barbarie contro l’uomo e le tante sue realizzazioni e culture come in Iraq e in Siria. Quanta leggerezza, dimenticanza e disattenzione verso popoli che stanno per scomparire come i pigmei Babinga o i cavernicoli Tau’t Bato delle Filippine documentati da Giancarlo Ligabue. Partecipiamo per combattere l’ignoranza, l’intolleranza e la barbarie, per la cultura e per la pace in ricordo di Khaled Asaad trucidato a Palmira per difendere l’uomo e la civiltà”.
LA RASSEGNA IN SINTESI
La Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico nasce nell’aprile del 1990 a Rovereto, nell’ambito del convegno "Paolo Orsi e l’archeologia del ’900", con l’intento di raggiungere e sensibilizzare il grande pubblico sui temi della ricerca archeologica e della tutela del patrimonio culturale. La manifestazione è organizzata dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto, istituzione in cui si sono formati alcuni tra i più importanti archeologi italiani, come Paolo Orsi e Federico Halbherr, vissuti a cavallo di due secoli , l ’800 e il ’900. Il partner principale della Rassegna è il periodico "Archeologia Viva" di Firenze, la rivista di archeologia più diffusa in Italia.
Il programma di proiezioni di Rovereto si svolge annualmente nelle prime settimane di ottobre e possono partecipare opere cinematografiche nel settore della ricerca archeologica, storica, paleontologica, antropologica e comunque aventi come scopo la tutela e la valorizzazione dei beni culturali.
Ogni anno vengono proiettati in media dai 60 ai 70 filmati e attraverso il voto del pubblico viene attribuito il premio "Città di Rovereto - Archeologia Viva"; ogni due anni inoltre una giuria internazionale attribuisce il Premio "Paolo Orsi" al film giudicato migliore entro una selezione di opere cinematografiche. La selezione è tematica e attiene le opere di recente produzione. La conoscenza in campo archeologico viene approfondita tramite molteplici incontri e conversazioni con i diretti protagonisti della ricerca e i responsabili della conservazione e della tutela, archeologi e scienziati provenienti da tutto il mondo. La Rassegna , in team con "Archeologia Viva", promuove tutti gli anni una rete diffusa di manifestazioni cinematografiche su temi specifici della ricerca archeologica. Queste manifestazioni si svolgono in Italia e all’estero in collaborazione con Enti e Istituzioni scientifiche e Musei. A partire dal 1990 la Rassegna è diretta da Dario Di Blasi, Conservatore Onorario presso il Museo Civico di Rovereto.
Per info
www.museocivico.rovereto.tn....

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