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Addio a Wes Craven, il signore degli incubi

Pubblicato il 31 agosto 2015 da Stefano Colagiovanni


Addio a Wes Craven, il signore degli incubi

Il mondo del cinema è di nuovo in lutto. Wes Craven, uno dei maestri dell’horror contemporaneo si è spento in silenzio, inavvertitamente, sconfitto all’età di 76 anni da un tumore al cervello, malattia che il grande regista ha tentato di tenere nascosta per molto tempo ai suoi ammiratori. Nato a Cleveland nel 1939, Craven si laurea in lettere e filosofia alla Johns Hopkins University, sviluppando in breve tempo un’attrazione viscerale per il linguaggio cinematografico. Si presta a un periodo di dura gavetta, durante il quale lavora come può nel mondo del cinema, a volte come sceneggiatore, a volte come montatore e perfino collaborando alla realizzazione di pellicole pornografiche come comparsa o aiutante. Wes Craven verrà ricordato dai posteri come uno dei più influenti registi horror del dopoguerra, artista eclettico e visionario in grado di incidere la cultura popolare di diverse genrazioni grazie alla realizzazione di saghe ormai culto, su tutte quella di Nightmare: il primo episodio, A Nightmare on Helm Street (in Italia Nightmare – Dal profondo della notte) si rivela un successo straripante, catapultando il personaggio iconico di Freddie Krueger nei cuori e negli incubi di milioni di adolescenti (Craven stesso permise a un giovanissimo Johnny Deep di debuttare nel mondo del cinema come protagonista nel primo capitolo della saga). Per non dimenticare il secondo capolavoro del genere, quello Scream che rivoluzionò definitivamente il cinema horror all’inizio del nuovo millennio, manifestandosi in abiti scuri e maschera bianca, quella di Ghostface, in un susseguirsi di rimandi ad archetipi stantii e critiche spietate alla macchina dello show-business cinematografico (e non solo) americano. Oltre a portare avanti le due saghe sucitate, Craven si è dimostrato nel corso degli anni un autore maturo e ingegnoso, libero e capace di spaziare tra cinema, letteratura e fumetto: di suo pugno diverse graphic novel, saggi di scrittura e sceneggiatura, come vanno a lui riconusciute iniziative legate al mondo delle serializzazione televisiva (Ten Commandments), ma la morte lo ha strappato al suo lavoro troppo presto perchè potesse portare a compimento diversi progetti ancora in cantiere. Tra le sue opere di maggior successo vanno ricordate Le colline hanno gli occhi, L’ultima casa a sinistra (film-culto d’esordio, imprescindibile per gli amanti dell’horror d’autore), La casa nera, Il serpente e l’arcobaleno e a quel brillante esempio di variazione di genere che rappresenta La musica nel cuore (con protagonista una straordinaria Meryl Streep). Wes Craven ha abbandonato questo mondo lasciando annichiliti i suoi più grandi sostenitori. Tutto ciò rattrista e commuove al solo pensiero di quante altre idee avesse ancora in serbo. Magari fosse soltanto un incubo.


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