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Al Teatro Valle Occupato la rassegna ’Fermento georgiano’

Pubblicato il 20 febbraio 2014 da Carlo Dutto


Al Teatro Valle Occupato la rassegna 'Fermento georgiano'

E’ stato il grande regista Otar Iosseliani [nella foto] a dare il via, martedì scorso, in un Teatro Valle Occupato gremito, alla rassegna dal titolo “Fermento georgiano”, che si svolge a partire da stasera, giovedì 27 febbraio, interamente al Teatro Valle Occupato. Proprio starsera si entra nel vivo con i film di quattro tra i più interessanti giovani autori georgiani. In Bloom di Nana Ekvtimishvili e Simon Gross inaugura il ciclo di proiezioni che saranno programmate tutte alle h. 21.00. Per l’occasione sarà presente Nana Janelidze, direttrice del Georgian National Film Center, introduce Mario Sesti. Il film ambientato a Tbilisi nel 1992, ha per protagoniste due amiche quattordicenni. Eka e Natia sono imperturbabili dinanzi alla paura della guerra civile che infuria nel resto del paese perché concentrate dal fiorire dell’adolescenza. Le loro vite cambiano quando Natia riceve una pistola come pegno d’amore e all’improvviso devono affrontare circostanze al di fuori del loro controllo.

Domani, venerdì 28 febbraio sarà la volta di The Keep Smiling di Rusudan Chkonia. Protagoniste del film dieci madri di famiglia che provano con ogni mezzo a vincere un concorso di bellezza. In Palio: 25mila dollari e un appartamento. Ma le grandi speranze a poco a poco svaniscono e le donne si rendono conto di quanto la gara sia una gigantesca farsa. I media e gli organizzatori dello show strumentalizzano la loro tragedia per intrattenere il pubblico e fare audience. Il film sarà presentato da Nina Shervashidze, Projects Manager del Georgian National Film Center, introduce Anna Maria Pasetti.

Sabato 1 marzo sarà proiettato The Other Bank di Giorgi Ovashvili. Al termine della proiezione il consueto incontro con il regista che sarà introdotto da Bruno Roberti. Protagonista del film il dodicenne Tedo che vive con sua madre in un tugurio vicino Tbilisi. Dopo il collasso dell’URSS e la guerra che ha devastato l’Abkhazia, la regione della Georgia da cui proviene, Tedo per sopravvivere fa l’apprendista in un garage e compie piccoli crimini che gli permettono di guadagnare un po’ di soldi. Diventato adulto decide di cercare suo padre che vive in Abkhazia. Intraprende così un viaggio alla ricerca delle proprie radici attraverso una parte del paese devastata da un conflitto etnico che ha lasciato profonde ferite.

Domenica 2 marzo chiude la rassegna The machine that makes everything disappear di Tinatin Gurchiani. Al termine della proiezione l’incontro con la regista sarà introdotto da Giona Nazzaro. Nel film una regista annuncia un casting per giovani dai 15 ai 23 anni. Numerose persone rispondono alla sua chiamata ma solo alcuni si dimostrano particolarmente interessanti agli occhi della giovane donna. A far da sfondo alla vicende tragicomiche di questi personaggi c’è un luogo come la Georgia, dove le reminiscenze del passato sotto il regime sovietico si fondono con uno stato ormai moderno e indipendente.

Gli appuntamenti della rassegna sul cinema georgiano prevedono, oltre alle proiezioni e agli incontri con gli autori, una serie di momenti legati alla conoscenza della cultura e dell’industria audiovisiva del paese.

La rassegna “Fermento Georgiano” è promossa dall’Ambasciata Georgiana in Italia, dal Ministero della Cultura Georgiana, dal Georgian National Film Center con il supporto del Milano Film Festival e la collaborazione di ACIG Associazione per il Commercio italo-georgiano e Teatro Valle Occupato.


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