Alla FESTA DEL CINEMA DI ROMA la DENUNCIA CONTRO LA PEDOFILIA/ "Coco" di Veronica Succi, con l’attrice ‘almodovariana’ Antonia San Juan e un dibattito con, tra gli altri, Don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter Onlus

Alla Festa del Cinema di di Roma verrà presentato COCO, cortometraggio di denuncia di Veronica Succi, sul mondo della pedofilia.
Nel cast, l’attrice ‘almodovariana’ Antonia San Juan, Federico Rosati, il piccolo Flavio Cavaliere, Claudio Botosso, Eva Basteiro. La proiezione di Coco sarà seguita da un dibattito con, fra gli altri, Veronica Succi e Don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione Meter Onlus, che da anni si batte contro la pedofilia. Coco è uno spin-off del prossimo lungometraggio dal titolo Parvus, thriller che affronta il tema della pedofilia denunciando una realtà sconosciuta: l’esistenza di organizzazioni internazionali di pedofili a sostegno del loro vizio.
EFESTO FILM , FEDERICO ROSATI e FRANCESCO DAINOTTI per GEKON PRODUCTIONS
presentano
COCO
Un film di Veronica Succi
La proiezione del film sarà seguita da un dibattito con, fra gli altri, la regista Veronica Succi e Don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione contro la pedofilia Meter Onlus: www.associazionemeter.org
CAST TECNICO
REGIA E SCENEGGIATURA: Veronica Succi; FOTOGRAFIA: Luigi Montebello; MUSICHE: Gerardo Casiello, con brani originali di Luz Casal, Lola Flores, Caetano Veloso; MONTAGGIO: Gianluca Stuard; FONICO: Patrizio Parisi; COSTUMI: Ginevra Polverelli; TRUCCO: Pierangela Biasi; PARRUCCO: Gianmarco Gaeta; PRODUTTORE ASSOCIATO: Francesco Dainotti per Gekon Productions; PRODUTTORI: Efesto Film, Federico Rosati
SCHEDA TECNICA
Anno di produzione: 2016; Genere: Drammatico; Nazionalità: Italiana; Durata: 18’; Formato: 16:9 Hd; Audio: Stereo; Lingua originale: Italiano, Spagnolo
SINOSSI
Un bambino, figlio di una prostituta, viene venduto ai clienti della madre e il bimbo per sopravvivere, cerca rifugio nell’arte, divenendo un’artista transessuale.
Il cortometraggio di Veronica Succi è una “denuncia sociale necessaria e coraggiosa”, come ha dichiarato la stessa autrice, sul deplorevole mondo della pedofilia.
Lo short film girato al Pigneto e in teatri di posa, racconta la vita e le emozioni di Coco - alias Santiago Jimenez Barrios, una donna transessuale quarantenne di origine latina- la sua infanzia, il suo trauma e il suo mutamento, grazie all’arte. La protagonista, infatti, interpretata dalla bravissima Antonia San Juan (portata alla ribalta internazionale da Pedro Almodovar con il celebre Tutto su mia madre, nel ruolo di Agrado), per far fronte al trauma subito si rifugia in un universo paillettato fatto di colori, vestiti e danza che la condurrà a mutarsi in un’artista trasformista. Un momento di svolta che sarà segnato dalla terribile scoperta che vede la madre come la prima responsabile dei suoi abusi sessuali.
Nel corto, accanto ad Antonia San Juan: Federico Rosati, nel ruolo di un uomo abusatore – “qui interpreto un uomo in cui prevale l’anima scura, nell’interpretazione cercherò di mettere il pubblico di fronte ad uno specchio” –; Flavio Cavaliere (Coco da piccolo); Claudio Botosso, un uomo anziano – “questa esperienza mi ha aperto un mondo, che non è quello che noi percepiamo dalle notizie…” –; Eva Basteiro, nel ruolo della madre di Coco.
COCO VS PARVUS
Coco è uno spin-off del prossimo lungometraggio dal titolo Parvus, thriller che affronta il tema della pedofilia denunciando una realtà sconosciuta: l’esistenza di organizzazioni internazionali di pedofili a sostegno del loro vizio. Protagonista sarà Daniele, uomo comune con un segreto inconfessabile: la sua attrazione per bambini. In Parvus, accanto all’attore che interpreterà Daniele, ci saranno, tra gli altri, Antonia San Juan e Federico Rosati.
L’idea del progetto nasce da un’esperienza personale della regista che, a soli venticinque anni, ha conosciuto un pedofilo che in uno sfogo si è confidato con lei. Il tutto, poi, è stato sviluppato con collaborazione della scrittrice e sceneggiatrice Olga Martì: “Parvus è la storia che non avrei mai voluto scrivere, ma è la prima che ho scritto, che vale la pena di raccontare…”. Oltre alle informazioni e alle preziose testimonianze ottenute dall’incontro con Don Fortunato Di Noto, prete antipedofilia e fondatore dell’associazione Meter Onlus, fondamentale è stato - dopo le lunghe ricerche in Olanda, Spagna e Italia - il coraggioso incontro della regista con Marthijn Uttenbogaard, presidente dell’associazione pro pedofilia Stitching Martijn e fondatore, nel 2006, del partito politico Pnvd.
VERONICA SUCCI
Laureata ad Assisi nel 2005 in Economia del turismo, Veronica Succi inizia la sua carriera negli alberghi di catene internazionali delle più svariate città europee, finché non giunge a Madrid per un Master in International Hospitality Management. Lì frequenta la scuola di sceneggiatura La Factoría del Guión di Pedro Loeb, sceneggiatore del film candidato al premio Oscar Felicidades, dove conosce Olga Martí, scrittrice del best seller Sigueme e sceneggiatrice per Canal 9 della TV Valenziana. Dopo mesi di ricerche in Olanda, Spagna e Italia, nel 2011 cominciano a scrivere insieme il lungometraggio intitolato Parvus, che tratta il tema delle organizzazioni internazionali di pedofili. Successivamente, nel 2012, la Succi scrive la sceneggiatura di un cortometraggio, da lei prodotto, con il titolo Antonio e Fellini e, nel 2013, la sceneggiatura dello Spot nazionale contro la pedofilia dell’Associazione Meter Onlus, su commissione di Don Fortunato Di Noto. Sempre nel 2013, insieme ad Andrea Salomon e Michele Catania, fonda la casa di produzione cinematografica Efesto Film. Nel gennaio del 2014 scrive, dirige e produce il documentario Niños Maya interamente girato in Guatemala, attualmente in fase di montaggio. Ad aprile del 2014 scrive, dirige e produce lo spot contro la pedofilia dell’Associazione Meter Onlus, sempre su commissione di Don Fortunato Di Noto e nell’aprile del 2015, scrive, dirige e produce lo Spot Meter Onlus 2015, consegnato al Papa il 27 maggio 2015.

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