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Amiche da morire

Pubblicato il 13 marzo 2013 da Edoardo Zaccagnini


Amiche da morire

Commedia di puro e garbato intrattenimento. Leggera e un poco divertente. Isolana e assolata ma nera: col mare e col morto, anzi, coi morti e con la polizia che si scervella inutilmente a cercare di capire. Favoletta ricca di femmine e di femminilità, gustosa soprattutto da questo punto di vista, per il profumo di donna che emana, anche se poi a scriverla c’è il bravo Fabio Bonifacci. Non da solo, però, con l’altra penna che è della regista stessa, l’esordiente e giovanissima Giorgia Farina, di appena 25 anni. Bonifacci è comunque solo o quasi in mezzo a tante donne buffe e scatenate. Lo aiuta giusto il povero Vinicio Marchioni, simpatico e confuso ispettore di polizia sballottato dai silenzi e le menzogne di tre bizzarre "fimmine" di paese. Tre apprezzabili macchiette, tre caratterini di un’isola senza nome, eppure siciliana per il chiaro accento di tutti i personaggi. Brave attrici tutte e tre: Claudia Gerini, Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore. In verità la prima siciliana non è, e sull’isola immaginaria c’è finita per mettere l’amore sopra ogni cosa, soprattuto tra i pescatori di tonno e gli operai della tonnara. Tutti pronti ad infilarsi nella sua casetta del piacere senza nemmeno troppo nascondersi dalle mogli, che chiudono facilmente un occhio secondo cultura. Per riprendere ancora De Andrè diremmo che si limitano all’invettiva, e l’iniziativa la conservano per altre cose: gli affarucci convenienti e la "famigghia", perchè tanto gli uomini si sa che c’hanno il sesso sempre in testa. Le altre due ragazze sono invece prodotti locali, una svampita e l’altra sfigata. Sposina ossessionata dalle corna la prima (Cristiana Capotondi), mammona e finta racchia con l’etichetta della iettatrice la seconda (Sabrina Impacciatore). Per nulla in sintonia, anzi, distanti una dall’altra il massimo che la piccola isola consenta, d’improvviso le tre girls si ritrovano amiche per forza, prima per finta e piano piano per davvero. Succede, infatti, che mentre la venditrice d’amore rimane senza casa e la iettatrice perde l’ultimo traghetto della giornata per scapparsene lontano, la bella sposina vada in cerca del marito che non torna da giorni. Il caso vuole che tutte e tre insieme, le donne scoprano che il marito della svampita più che fedigrafo è criminale, e capita pure che parta non per caso un colpo di pistola, e che si scopra un bel bottino da spartire. Il gioco sta nel portare al sicuro quel tesoro e spassarsela in qualche paradiso esotico. L’ostacolino è l’ispettore, tutt’altro che insuperabile, e per altro la sua frustrata ostinazione serve a far nascere un’amicizia impossibile e sbeffeggiare senza cattiveria i maschietti di casa nostra, che escono malconci dalla buona dose di battute efficaci su di loro. Peccato, invece, che nel finale la sceneggiatura si sciolga e tutto appaia come tirato via. Rimane un piacevole omaggio alla donna attraverso tre pennellate fuori dal tempo, con queste tre femmine piccanti di un antico Sud della letteratura e del cinema forse ancora prima che della realtà.


CAST & CREDITS

Regia: Giorgia Farina; Sceneggiatura: Giorgia Farina, Fabio Bonifacci; Fotografia: Maurizio Calvesi; Montaggio: Marco Spoletini; Costumi: Francesca Leondeff; Interpreti: Claudia Gerini, Cristiana Capotondi, Sabrina Impacciatore, Vinicio Marchioni, Marina Confalone, Corrado Fortuna; Produzione:ANDREA LEONE E RAFFAELLA LEONE PER ANDREA LEONE FILMS, IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA; Distribuzione: 01 DISTRIBUTION


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