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Andrea Marotti: un talento italiano oltre i confini

Pubblicato il 27 luglio 2017 da Alessandro Izzi


Andrea Marotti: un talento italiano oltre i confini

Non è di molto tempo fa, ormai, la cerimonia di consegna dei David di Donatello 2017.
Al di là delle considerazioni che si possono fare circa i riconoscimenti assegnati, a qualcuno non sarà sfuggito un elemento a nostro modo di vedere importante: la vittoria nella categoria che premia i Migliori Effetti Visivi del team dei VFX di Veloce come il Vento (film di di Matteo Rovere), un team nato, secondo una congiuntura produttiva che con il tempo potrebbe rivelarsi assai feconda, dalla collaborazione tra un’équipe statunitense e un’équipe italiana.
Questa collaborazione che alla lunga si è rivelata vincente è stata sin dall’inizio fortemente voluta da Andrea Marotti, un talento nostrano la cui esperienza in ambito cinematografico è così singolare da meritare un sia pur breve racconto.
Laureatosi in Fisica nell’Università della California, Marotti, tornato in Italia, ha per qualche tempo diretto una scuola di cinema facendosi le ossa nella produzione di molti video musicali a segno di orizzonte di interessi già di suo piuttosto poliedrico.
Compiuto il salto nell’ambito della produzione cinematografica, Andrea ha cominciato sin da subito a orientare il suo lavoro verso progetti di respiro internazionale che mettessero in relazione paesi, continenti e, soprattutto, pratiche e modi di intendere il lavoro differenti.
Questa propensione al mutuo scambio esperenziale, pur maturati nel solo ambito cinematografico, è la cifra distintiva di un talento professionale in grado di incrociare e far dialogare saperi specialistici e artistici eccezionali. Si aggiunge a questo una notevole attenzione anche per le più recenti innovazioni tecnologiche che portano alla creazione di effetti visivi imprevisti e impressionanti, ben calati nello spirito dei film, come avviene appunto nel già citato Veloce come il vento che era stato preceduto, nel 2014 sempre in Italia, dagli effetti speciali, anch’essi nominati al David, per Dracula 3D di Dario Argento.
Grazie a queste qualità Marotti continua una collaborazione a cavallo tra realtà culturali diverse, che non dimentica l’origine italiana, ma al tempo stesso si allarga nel contesto internazionale con collaborazione a film come Nightcrawler (con Jake Gillenhal, nominato agli Oscar 2015), il pluripremiato It Follows, e importanti film come Monumental (con Jeremy Irons e Maria Bello).
In questa serie di esperienze matura la fondazione di una casa di produzione e post-produzione, la TUNNEL Inc. a Santa Monica, per la quale sta producendo importanti film.
Un cittadino del mondo, insomma, estraneo a tanto provincialismo italiano, del quale sentiremo ancora parlare.


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