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ANITHING ELSE

Pubblicato il 29 agosto 2003 da Edoardo Zaccagnini


ANITHING ELSE

Un bel lancio di dadi per Woody Allen, questo Anything Else. Un tiro secco fatto con accanto al tavolo due portafortuna: Christina Ricci e Jason Biggs. Niente di nuovo si dirà, ma il suo adepto, eroe di American Pie, non è più il Branagh interiormente disperato di Celebrity. Il giovane attore recita agilmente, per conto del vecchio maestro, il copione di sempre. Già solo l’invenzione di questo sosia giovane rende il film abbastanza sorprendente da vedere, pur dentro la solita routine. Spostandosi nel ruolo di sponda, Allen può compiere due operazioni: alzare il tiro del suo discorso più profondo e nel contempo raccontare, come incidendo una miniatura, una storia d’amore tipica, tutto cinema, senza entrate e uscite dalla finzione. Il tema alto del film, la vanità del mondo, è dichiarata, oltre che nel titolo, ripreso dalla battuta finale del film (una semplice verità proferita incidentalmente da un taxista che per il protagonista suona come un passaggio della linea d’ombra) dal regista stesso nelle dichiarazioni seguite alla presentazione del film: Una metafora per la mancanza di speranza e per l’impossibilità di descrivere o categorizzare la vita in qualsiasi modo. Allen è proprio in questo un grande contemporaneo, in quanto dimostra che un problema da tradurre, nell’ordine delle grandi domande sulla vita, diventa un’affezione dello spirito e nel momento in cui si popola di personaggi e situazioni quotidiane, questi riescono a diventare comici. Solo mediante questo racconto ininterrotto, Allen ha espresso sottilmente tale stato, bene o meno bene che sia riuscito a fare, in un tono che solamente grazie al cinema poteva esprimere. Il suo personaggio, Dobel, insegnante-scrittore, comico frustrato e paranoide tremendamente saggio, mette a contrasto la visione laicista dell’autore con i fanatismi qualunquistici di oggi. Il suo slogan pro Israele è perfettamente a doppio senso e fa ridere la scena in cui Dobel insegna al ragazzo a armeggiare con un fucile caricato a salve, ma se è vero che gli artisti sono le antenne della società, ciò non rassicura.

[Agosto 2003] Regia: Woody Allen, Sceneggiatura: Woody Allen Montaggio: Alisa Lepselter, Fotografia: Darius Khondji Interpreti: Jason Biggs, Christina Ricci, Danny De Vito, Stockard Channing, Woody Allen,Produzione: Perdido Productions, USA, 2003, Distribuzione italiana: Medusa Film


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