Arcipelago 2.0 dedica una personale ai corti di Simone Massi, fresco di David di Donatello

Simone Massi, "animatore resistente". Ovvero: chi la dura la vince. Dopo quasi venti avventurosi anni di carriera e una grande quantità di riconoscimenti (in gran parte internazionali) che hanno decorato la quasi totalità dei suoi 17 cortometraggi, al suo secondo tentativo dopo la nomination di Nuvole, mani nel 2010, il 42enne regista di Pergola si è meritatamente aggiudicato il David di Donatello per il Miglior Cortometraggio grazie alla violenta bellezza della sua ultima fatica, Dell’ammazzare il maiale [nella foto].
L’annuncio del riconoscimento è stato dato in occasione della conferenza stampa di presentazione delle "cinquine" del prestigioso trofeo, vero e proprio Oscar del cinema italiano. Già menzione speciale al Torino Film Festival 2011 nella sezione Italiana.Corti, Dell’ammazzare il maiale assicura allo stile unico e personalissimo di Simone Massi quell’attenzione speciale che solo nel suo paese - a differenza che all’estero - non gli era stata finora riconosciuta, se non nell’ambito dei festival di cortometraggi e dei pochi specialisti dell’animazione, secondo i quali lo schivo animatore marchigiano è senza dubbio tra i migliori talenti italiani del settore, se non il migliore.
A Massi, irriducibile nel suo resistere caparbiamente alle "lusinghe" dell’evoluzione tecnologica (i suoi brevi corti sono sempre rigorosamente disegnati a mano, fotogramma per fotogramma), la 2.0ma edizione di ARCIPELAGO - Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini dedicherà una personale completa dal 15 al 22 giugno a Roma, alla Casa del Cinema e alla Multisala Intrastevere.
Attualmente al lavoro sulla sigla del festival romano con la collaborazione della moglie Julia Gromskaja (a sua volta giovane astro nascente dell’animazione sulla scena italiana e internazionale), Simone Massi è infatti il cineasta che in assoluto è salito più volte sul podio dei vincitori di ARCIPELAGO: ben tre. Nel 2001, la giuria del concorso nazionale ConCorto (composta da Luigi Lo Cascio, Antonio Rezza, Mario Sesti, Vincenzo Sparagna e Cecilia Valmarana) ha assegnato il premio per il Miglior Contributo Artistico a Il giorno che vidi i sorci verdi - Parte I, mentre l’anno successivo è toccato a Tengo la posizione, Miglior Cortometraggio nella stessa sezione (in giuria, Alessandro Piva, Rosalinda Celentano, Carlo Brancaleoni e Mariuccia Ciotta) e - nel 2010 - Nuvole, mani si è aggiudicato il Premio Speciale della Giuria nella competizione internazionale The Short Planet con questa lapidaria e significativa motivazione: "Immagine, poesia".

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