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Arnaud Desplechin: Con Jimmy P. racconto una storia d’amicizia

Pubblicato il 18 maggio 2013 da Antonio Valerio Spera


Arnaud Desplechin: Con Jimmy P. racconto una storia d'amicizia

Arnaud Desplechin torna in concorso al Festival di Cannes con il suo primo film girato negli Stati Uniti. Jimmy P. (Psychotherapy Of A Plains Indian) è tratto da un fatto realmente accaduto e riportato nel libro ’dell’antropologo e psicanalista ungherese Georges Devereux, ed è ambientato bel periodo immediatamente successivo alla Seconda Guerra Mondiale, quando il reduce Jimmy Picard viene rinchiuso nell’ospedale psichiatrico Topeka Military Hospital in Kansas, dichiarato schizofrenico ed affidato al dott. Devereux. Nel ruolo di Jimmy uno straordinario Benicio Del Toro, in quello dello psicanalista un altrettanto bravo Mathieu Amalric.

Arnaud Desplechin, perché ha deciso di fare un film da un racconto di Deveraux?

Arnaud Desplechin: Quando mi trovavo in libreria e vedevo sempre il libro, ma non mi ci soffermavo mai. Poi un giorno l’ho preso in mano, l’ho sfogliato e mi sono imbattuto in un dialogo tra Jimmy e il suo analista e mi è sembrato un testo fantastico, perfetto per il teatro o il cinema. Penso che si tratti di uno dei pochissimi testi di psicoterapia che riporta tutti i dialoghi di una lunga analisi. Non è stato facile farne un film. Il fine che mi ero posto era entrare nella psicanalisi americana ma soprattutto raccontare il rapporto, l’amicizia tra due uomini così diversi, che poi secondo me era l’aspetto più interessante del libro.

Desplechin, ha citato ancora John Ford e Francois Truffaut...

Arnaud Desplechin: Penso ai loro film tutti i giorni, mattina e sera, per me sono i più importanti, da tutti i punti di vista. E proprio nel loro stile di lavoro, anche noi in questa occasione abbiamo realizzato il film con un budget relativamente basso e cercando una messa in scena molto semplice.

Benicio Del Toro, com’è stato interpretare un personaggio realmente esistito e così complesso?

Benicio Del Toro: Jimmy P. non è propriamente un film biografico, ma in ogni caso per interpretare il mio personaggio sono partito dalle sue orgine e l’approccio che ho avuto è stato quello di un essere umano che si avvicina a un altro essere umano. Arnaud ha fatto un lavoro pazzesco di sceneggiatura, non era assolutamente facile, e quando l’ho letta ho pensato subito che fosse molto più potente del libro, lo riduce in due ore, ma ne riporta perfettamente lo spirito e la dimensione.

Conosceva i film di Desplechin?

Benicio Del Toro: Sinceramente avevo visto solo uno dei suoi film, ma mi ha reso molto felice quando mi ha proposto di interpretare Jimmy. Mi ha impressionato la passione con cui mi ha coinvolto nel progetto.

Mathieu Amalric, com’è stata l’esperienza con Benicio?

Mathieu Amalric: Benicio è fantastico, come attore e come persona. Basta vedere il film e rendersi conto che è tutto costruito sulla sua performance, su come è capace solamente con un’espressione o un gesto a rendere le reazioni di Jimmy agli stimoli del suo analista, per capire il lavoro straordinario che ha fatto.


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