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BERSAGLIO SU MOLLY BLOOM

Pubblicato il 19 febbraio 2003 da Alessandro Borri


BERSAGLIO SU MOLLY BLOOM

Il punto di partenza è uno dei capitoli basilari della cultura del novecento passato: letteralmente, l’ultimo dell’Ulisse joyciano, laddove la consorte dell’eroe eponimo vagante per l’infinita Dublino ne attende il ritorno perdendosi in un altro labirinto, quello della memoria più sbrigliata e abissale. Dalla grande conchiglia di Molly Bloom secondo Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa non esce il rumore del mare, ma una polifonica cacofonia che infine, coordinata dal direttore-regista-prestigiatore, si compatta in “si, quest’amore è splendido”, per poi da lì lanciarsi nel monologo interiore per eccellenza, tra solismi forzati e trascinanti unisoni. Il coro Molly è composto da 10 internati nel music hall cerebrale della modernità, più 6 sagome immote, tutti in bianco e legati come salami, sopperenti alla forzata immobilità con una ipergestualità e ipersespressività interrotta a tratti da improvvisi fermi immagine. Nella testa di Molly, attraverso le loro ugole, fluiscono i pensieri - disinibiti, pii, ossessivi, insonni, poetici, dimessi, fragorosi, memoriosi, colmi di rimpianto e desiderio; pausati o attraversati da voglie di musical; dissociati e misteriosamente concordi - della Penelope dublinese scissa e adulterina. Il direttore abbandona il campo quando prende il comando la strabordante Maria Luisa Abate, sfrenandosi nel finale ricordo della giovinezza spagnola, di cui Granada è il giusto coronamento d’ensemble, prima di liberarsi dai lacci e tornare nel mondo materiale, dove scrosciano gli applausi, lunghi e convinti.

[febbraio 2003]

Cast & credits:

Direzione: Marco Isidori; scenografia e costumi: Daniela Del Cin; interpreti: Maria Luisa Abate, Grazia Di Giorgio, Alessandro Curti, Roberta Cavallo, Elena Serra, Davide Barbato, Paolo Oricco, Isadora Pei, Veronica Galis, Michele Di Rocco, Marco Isidori; produzione: Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa.

Teatro Vascello, Roma


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