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Blackbird

Pubblicato il 9 settembre 2012 da Annalaura Imperiali

VOTO:

Blackbird

Diceva il grande Giosuè Carducci:

“…stormi d’ucceli neri/ com’esuli pensieri/ nel vespero migrar”.

Poesia <>, 1858, borgo della Maremma Toscana.

E sembra di vederli fisicamente all’interno di Blackbird di Jason Buxton. Sembra di scorgerli proprio lì, sullo sfondo di un cielo cupo e dalle luci fredde, questi uccelli neri che si muovono nell’aria grigia di un tempo novembrino come se stessero per predire un destino avverso a quello del sorriso umano.

Uno di questi, un uccello nero, è sicuramente Sean Randall, ragazzo difficile, che viene accusato ingiustamente di aver programmato una sparatoria e che in realtà è soltanto un diverso della società per il suo essere “dark”. Non accettato dal popolo dei suoi dispotici coetanei, fatta eccezione per la giovane ed intrigante Deanna, di cui il protagonista si innamora palesemente, Randall conduce una vita comunicativamente complessa tra gli sguardi ostili della gente che lo circonda. Ma tutto, di preciso, inizia quando si crea un inaspettato legame tra Sean (Connor Jessup) e la giovane "preppy", il cui fidanzato, geloso, violento e sopraffattore, si sente in diritto di esprimere con la fisicità la propria superiorità rispetto a Sean. Cercando di proteggere se stesso, Randall pubblica su internet delle minacce verbali, ma viene immediatamente arrestato. Quando la polizia fa irruzione in casa sua la trova piena di fucili, pistole, coltelli e munizioni – tutti appartenenti al padre Ricky (Michael Buie), un patito della caccia – e la pesante scoperta aggrava la sua situazione giuridicamente già in bilico. Trovato anche uno scritto sospetto e "pieno di vendetta", che coinvolge circa venti persone apparentemente colpevoli di aver tormentato Sean, le autorità e i media annunciano che è stata sventata una tragedia simile a Columbine e che il giovane è costretto a confrontarsi con la terrificante esperienza della reclusione in un carcere minorile. La sua unica speranza è quella di cancellare la pessima immagine di se stesso e di provare la sua innocenza prima di tutto a Deanna e poi anche al resto della comunità…

Poetico e al contempo crudo, Blackbird si staglia tra i generi drammatico e noir all’insegna della musica heavy metal e della potenza dei colori scuri e aggressivi.

Molto bella la fotografia che coglie il peso di questo giovane uccello nero e lo traspone su un mondo soffocato da luci false e biancastre che non illuminano, ma semmai accecano.

Ambigua la figura di Deanna Roy, la quale vive nel perenne doppiogioco tra Sean e il resto del mondo. Ma ancor più ambiguo è il suo comportamento che si fa tutt’uno con la difficoltà di inserimento nel sociale con la cui ipocrisia Randall si trova necessariamente a doversi scontrare.

Forte nella forma e sostanzioso nel contenuto, Blackbird dichiara di entrare a pieno diritto tra le migliori proiezioni che la settima edizione del Festival del Cinema di Roma ha lanciato al pubblico quest’anno all’interno della sezione “Alice nella Città”.


CAST & CREDITS

(Blackbird ) Regia: Jason Buxton; soggetto e sceneggiatura: Jason Buxton; interpreti: Connor Jessup (Sean Randall), Alexia Fast (Deanna Roy), Michael Buie (Ricky Randall); produzione: A71 Productions, Festina Lente Productions, Story Engine Pictures; origine: Canada, 2012; durata: 103’; web info: http://blackbirdthefilm.com


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