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Cannes 2009 - 18 maggio presentazione del restauro di Senso

Pubblicato il 15 maggio 2009 da Carlo Dutto


Cannes 2009 - 18 maggio presentazione del restauro di Senso

Pietro Germi e Luchino Visconti saranno ricordati, chi con un bel documentario inedito, chi con la versione restaurata di un capolavoro dal festival di Cannes. Dispiace che queste iniziative non siano valorizzate da festival italiani, ma risultano occasione ottima di ri-ri-ri-ri-valutazione dei nostri Maestri attraverso le immagini dei loro film. Lunedi 18 maggio, alle ore 19,45 nella Salle du Soixantième sarà presentata la verisone restaurata di Senso .

Il restauro di Senso è stato promosso da Studiocanal, Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Cineteca di Bologna-L’Immagine Ritrovata con il sostegno di GUCCI, The Film Foundation e Comitato Italia 150.

Dopo molti anni di lavoro, condotti dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, uno dei più bei film della storia del cinema torna sullo schermo in una versione completamente rinnovata in supporto digitale realizzata nel Laboratorio L’immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna. Un risultato cui si è giunti grazie alla collaborazione tra Cineteca Nazionale e Cineteca del Comune di Bologna e ai preziosi consigli di due grandi artisti quali Giuseppe Rotunno e Piero Tosi, che hanno lavorato con Luchino Visconti alla realizzazione di Senso per la fotografia e per i costumi, e altrettanto preziosi sono stati i consigli che per molti anni ha generosamente offerto Suso Cecchi D’Amico, la più stretta collaboratrice di Visconti. A Rotunno si deve inoltre il primo restauro di Senso, iniziato nel 1994 a partire dal recupero delle matrici originali Technicolor messe a disposizione dalla Cristaldi Film, che presentavano tuttavia in alcune scene problemi di ricomposizione del colore non risolvibili con tecnologie analogiche. Dal lavoro di Rotunno si è dunque partiti per superare queste difficoltà, grazie alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie digitali, ottenendo un risultato che Martin Scorsese, chairman di Cannes Classics 2009, definisce stunning (sbalorditivo), con particolare apprezzamento della: “sequenza iniziale dell’opera con il lancio dei volantini contro gli austriaci, e subito dopo l’arrivo della protagonista, la contessa Livia Serpieri – una splendida Alida Vallinel suo palazzo veneziano”. Senso è uno dei primi film girati, nel 1954, in Technicolor, cioè facendo scorrere nella macchina da presa tre pellicole in contemporanea per i colori fondamentali rosso, giallo e blu. Con il passare degli anni, le tre pellicole si erano ristrette in maniera differente rendendo impossibile in alcune scene la ricomposizione corretta dei colori, e in particolar modo determinando a tratti una certa fluttuazione del rosso, cui solo in parte si era riusciti a porre rimedio.

L’équipe di storici e tecnici della Cineteca Nazionale e della Cineteca di Bologna è dunque ora riuscita a ricostruire in digitale la ricomposizione del colore presso il laboratorio bolognese L’Immagine Ritrovata, restituendo a uno dei capolavori del cinema italiano e internazionale, la raffinatezza cromatica di immagini dense di suggestioni pittoriche. Senso è infatti un film che ha fatto epoca. Luchino Visconti trasforma il racconto ottocentesco di Camillo Boito in un grande affresco storico che incornicia un’appassionata storia d’amore come nei grandi melodrammi verdiani. Ambientato all’epoca della Terza guerra d’indipendenza – il film verrà accusato dalla censura di ledere l’onore militare nazionale, perché mostra la battaglia di Custoza del 1866, dove gli italiani vengono sconfitti dagli austriaci - Senso oltre a essere uno dei più importanti film sul Risorgimento italiano, avvia quella riflessione sulla decadenza di un’epoca che contraddistingue l’intera opera di Visconti, facendone nel suo complesso uno dei grandi "romanzi" del nostro tempo.

Per informazioni:
Ufficio stampa Cineteca di Bologna
Patrizia Minghetti
cinetecaufficiostampa@comune.bologna.it

Ufficio stampa Centro Sperimentale di Cinematografia
Susanna Zirizzotti
susanna.zirizzotti@fondazionecsc.it


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