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"Chavez - l’ultimo comandante" di Oliver Stone dal 16 aprile in sala

Pubblicato il 27 marzo 2013 da Giammario Di Risio


"Chavez - l'ultimo comandante" di Oliver Stone dal 16 aprile in sala

Chávez - l’ultimo comandante (titolo originale South of the Border), il film-documentario di Oliver Stone, presentato con successo alla 66.Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, sarà in sala con una uscita-evento il 16 aprile, in contemporanea con le elezioni del nuovo presidente venezuelano (14 aprile). Saranno 150 le sale che in quel giorno programmeranno il documentario, distribuito da Flavia Parnasi e Andrea De Liberato con la Movimento Film.

Oliver Stone e la sua troupe attraversano l’America Latina dai Caraibi fino alle Ande, nel tentativo di spiegare il "fenomeno" del presidente venezuelano Hugo Chávez e della sua rivoluzione bolivariana, pacifica ma armata. A partire dalla vicenda politica di Chavez, Oliver Stone traccia il complesso quadro dei mutamenti politici che hanno contrassegnato la vita di molti Paesi dell’America Latina. Oltre a Chávez, nel suo documentario Stone incontra molti altri presidenti dell’America latina come Evo Morales della Bolivia, Cristina Kirchner dell’Argentina, Rafael Correa dell’Ecuador, Raúl Castro di Cuba, Fernando Lugo del Paraguay e Lula da Silva, ex Presidente quest’ultimo del Brasile.

Dichiara Oliver Stone: "Quest’uomo è un fenomeno. Un fenomeno più grande degli attacchi che gli dedicano i media americani. Certo in Venezuela ci sono ancora molti problemi ma ci sono stati anche tanti miglioramenti. Questo film è stata un’esperienza liberatoria.. E’ un road movie su dei paesi che hanno un obiettivo, cambiare la politica".

Il film, che potrà essere percepito come testamento visivo del comandante di recente scomparso, è stato ben accolto dalla stampa internazionale: Hollywood Reporter lo ha definito "Divertente, illuminante."; per il Washington Post "è un viaggio personale attraverso l’America Latina che offre uno sguardo importante sui cambiamenti storici e sociali"; The Observer lo considera "un viaggio stimolante di Oliver Stone tra le personalità che stanno trasformando la politica dell’America Latina".


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