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Che fine hanno fatto i Morgan?

Pubblicato il 19 febbraio 2010 da Nicola Lazzerotti


Che fine hanno fatto i Morgan?

Paul (Hugh Grant) e Maryl (Sarah Jessica Parker ) Morgan, sono separati e in procinto di divorziare. Durante un tentativo di riconciliazione, voluto disperatamente da Paul, i due assistono involontariamente ad un assassinio e diventano, così, testimoni fondamentali in un importante processo a carico di un pericoloso personaggio. Per salvaguardare la loro sicurezza sono messi sotto protezione dal F.B.I. e spediti in uno sperduto paesino del Wyoming. Lontani dalle comodità della grande città.
I Morgan sono allora costretti ad una ‘reclusione’ forzata in una realtà rurale e isolata, che li obbligherà a fare i conti con loro stessi, tra enormi grizzly e affascinati rodei.

Non è la prima volta che si affronta, in una commedia americana, il tema del divario intellettuale tra l’anima rurale e quella profondamente culturale tipica delle grandi città. La divisione tra redneck e citizens è anzi un elemento da sempre presente nel cinema made in USA, le cui origini possono essere riportate al periodo della Hollywood classica e a film come La casa dei nostri sogni (Mr. Blandings Builds His Dream House). Quindi trattando questo come un sottogenere ampiamente radicato nella commedia americana, dobbiamo rilevare nel film gli elementi distintivi che fanno di questo un degno prodotto.
Prima di tutto la coppia, ottimamente assortita (non sarebbe male gustarsela in lingua originale), sia Grant che la Parker sembrano essere molto in forma, creando un feeling efficace, capaci di tratteggiare due personaggi assolutamente reali. Non più giovani certo e neanche troppo belli, sanno mostrare un lato ‘umano’ molto lontano dagli standard rappresentativi delle commedie contemporanee. Maryl Morgan è, per esempio, lontanissima dallo stile di vita di una Carrie Bradshaw (la Parker di Sex and the city), lontana da quella ostentata eleganza o da quella (forse falsa?) sicurezza. La donna, ferita dal tradimento del marito, mostra serena qualche ruga e qualche capello bianco e seppellisce, dietro un sardonico sorriso, l’amore per il compagno, vivendo con dolore la mancanza di figli nella nella propria esistenza. Paul è un personaggio sarcastico e ironico, capace di guardare alla sua vita con un humour tutto inglese. E lo spaesamento in cui si trovano appare reale e veritiero.
Alla performance dei due si aggiunge uno script, che seppur trattando un argomento già tante volte sviscerato, sa dare nuova linfa al genere. Certo nulla di nuovo all’orizzonte, ancora tematiche come il su detto divario culturale o il tipico atteggiamento un po’ snob della ‘gente di città’, e dei newyorkesi in particolare. Ma la forza del film risiede proprio nel suo svolgimento, fatto di battute efficaci e un ritmo sempre più raro nelle commedie sofisticate contemporanee.


CAST & CREDITS

(Did You Hear About the Morgans?); Regia: Marc Lawrence; sceneggiatura: Marc Lawrence; fotografia: Florian Ballhaus; montaggio: Susan E. Morse ; musica: Theodore Shapiro; interpreti: Hugh Grant (Paul Morgan), Sarah Jessica Parker (Meryl Morgan), Natalia Klimas (Monique Rabelais), Sam Elliott (Clay Wheeler), Mary Steenburgen (Emma Wheeler); produzione: Columbia Pictures e Relativity Media; distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia; origine: U.S.A., 2010; durata: 103’


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