Eric Khoo rende omaggio a Yoshihiro Tatsumi attraverso cinque storie, cinque spaccati di vita giapponese, sono le opere animate su pellicola del nipponico pioniere del genere manga. Hell, Beloved Monkey, Just a Man, Good-Bye e Occupied si intrecciano alla biografia del loro creatore, vera spina dorsale del lungometraggio, in un arco di tempo che va dal primo dopoguerra agli anni Settanta.
Il distacco visivo tra colore e assenza di esso aiuta lo spettatore a separare il profilo biografico dalla narrazione episodica vera e propria. Sono resi, infatti, quasi totalmente in bianco e nero i racconti dei personaggi di Tastumi. Come foto segnaletiche che prendono vita, vengono presentati senza ipocrisie ne moralismi uomini e donne nella loro lotta quotidiana contro la vita che li mette di fronte ai loro demoni interiori. Le tematiche scelte rispecchiano a pieno l’apertura del genere gegika, di cui Tastumi è l’ideatore, a prospettive più consone ad un pubblico adulto.
All’interno della sezione Festa mobile e insignita del Doc Award, la pellicola regala una totale immersione nell’unicità del popolo che abita quella lontana isola che è il Giappone, mostrando allo sguardo dell’Occidente vizi e virtù di esemplari uomini comuni provenienti da ogni strato sociale. Pur essendo molto radicato e debitore alla terra natia del suo protagonista, il film Tastumi risulta essere il sintomo di una profonda riflessione sull’universalità dei traumi che abitano l’animo umano.