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Colpo di Fulmine

Pubblicato il 2 aprile 2010 da Salvatore Salviano Miceli


Colpo di Fulmine

Quella che a tutti gli effetti potrebbe sembrare una splendida commedia di pura finzione è in realtà basata su una storia vera. Ne sono protagonisti Steven Russel e Phillip Morris. Il primo, evolutosi da poliziotto in truffatore incallito, incontra il secondo in galera. Ne verrà fuori un amore tanto vero quanto travagliato, ricco di colpi di scena, vissuto su svolte paradossali.
I due attori in stato di grazia che prestano i volti ai personaggi principali sono rispettivamente Jim Carrey e Ewan McGregor. Inutile dire che, per quanto fuori dalle righe e particolarmente coinvolgente sia la sceneggiatura, I Love You Phillip Morris (che arriva in Italia con l’ennesimo orribile titolo di Colpo di Fulmine) deve la sua perfetta riuscita anche e soprattutto alla capacità istrionica e all’abilità dei suoi due interpreti. Jim Carrey è semplicemente irresistibile nel mostrare la metamorfosi da poliziotto irreprensibile a mago delle truffe finanziare, finalmente libero di dichiarare al mondo la sua omosessualità. Allo stesso modo Ewan McGregor fa da contraltare recitando la parte di un uomo timido e sensibile che si lascia travolgere dalla straripante personalità di Steven restandone folgorato.
I due registi, Glen Ficarra e John Requa, autori anche della sceneggiatura (basata sul romanzo di Steve McVicker), al debutto dietro la macchina da presa, si affidano all’estro dei loro attori costruendogli attorno una storia che non conosce pause, frenetica per tutta la prima parte, e che alterna perfettamente ritmi più sostenuti (sfiorando l’azione vera e propria) a pause necessarie per raccontare la crescita del sentimento tra i due. La scrittura è ricca di elementi satirici e di una feroce ironia. L’outing del personaggio interpretato da Jim Carrey è gestito in modo assai originale e regala delle sequenze di puro divertimento. Proprio la rivelazione della omosessualità arriva inaspettata, sfruttando un felicissimo movimento della mdp. Quello che colpisce, nonostante i toni da commedia, è la delicatezza con cui è raccontata la storia d’amore tra Steven e Phillip, che non ha nulla da invidiare a film dai toni più romantici e strappalacrime.
Non si fatica a credere alle parole di un Carrey osannato (a ragione) dal pubblico di Cannes (il film è stato presentato nella Quinzaine des Réalisateurs) quando dice: In tutta la mia carriera solo tre sceneggiature mi hanno colpito a tal punto da costringermi a fare il film contro qualsiasi impedimento, The Truman Show, The Eternal Sunshine of the Spotless Mind (ci rifiutiamo di riportare il titolo italiano) e I Love You Phillip Morris. La pellicola sembra cucita sulle sue fuori dal comune abilità trasformiste che lo rendono perfettamente in grado di passare, da un momento all’atro, da un registro tipico della commedia (con punte vicine alla demenzialità) a quello più serioso che sfiora il drammatico. Abilità totalmente funzionali alle intenzioni del duo registico.
I Love You Phillip Morris, infatti, gioca con la percezione dello spettatore nascondendo continuamente la verità e creando così una commedia degli equivoci che dura per tutta la durata del film. Ci auguriamo che la pellicola, che noi abbiamo visto in versione originale, non subisca tagli ingiusti e ingiustificabili a causa della vivace e scanzonata rappresentazione della storia d’amore tra i due protagonisti. Dopo il dissennato passaggio televisivo di Brokeback Mountains di qualche tempo fa, non è proprio il caso di fare nuovamente una figura tra il bigotto e il ridicolo, sport nel quale l’Italia eccelle da un bel po’. Film assai consigliato, quindi, che regala un intrattenimento intelligente e spensierato.


CAST & CREDITS

(I Love You Phillip Morris) Regia e sceneggiatura: John Requa, Glenn Ficarra; soggetto: basato sul romanzo di Steve McVicker; fotografia: Xavier Pérez Grobet; montaggio: Thomas J. Nordberg; musica: Gary Calamar ; interpreti: Jim Carrey (Steven Russel), Ewan McGregor (Phillip Morris), Leslie Mann (Debbie Russell), Rodrigo Santoro (Jimmy Kemple); produzione: Europacorp, Mad Chance Production ; distribuzione: Lucky Red ; origine: USA ; durata: ‘96


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