Questione di giustezza di tono. Di perizia equilibristica: tra lo scintillio di superficie della commedia boulevardiere e le leggere profondità del tocco nouvelle vague. È quello che sembrano avere raggiunto i maghi della sottigliezza Bacri e Jaoui ne Il gusto degli altri e Comme un image, quasi un dittico in forma di rondò sulla fenomenologia dell’apparire. Sulle dinamiche del riconoscimento, sociale e sentimentale. Sulle manifestazioni variegate di resistenza e(o) adattamento al retaggio di aspettative che il consorzio “civile” impone agli individui (bariste e attrici, industriali e guardie del corpo, scrittori e musiciste, adolescenti in via di definizione). Senza dimenticare di mettere a confronto le dimensioni contigue ma apparentemente inconciliabili di arte e vita (il teatro e la pittura ne Il gusto degli altri, la musica e la letteratura in Comme un image): dove la ricerca dell’”accordo perfetto” rimbalza tra note ed individui. La coppia d’oro della commedia francese è abituata a lavorare di bulino: parte sempre con apparente svagatezza, ma pian piano sfodera le sue armi - un virtuosismo di scrittura che corre in filigrana, mai gratuitamente esibito; una rara capacità di scavo, di precisione radiografica nel cogliere gesti e moti minimi dell’animo. Come in un Rohmer light. Ed è un complimento.

[luglio 2004]

Cast & credits:

(Comme une image)

Regia: Agnès Jaoui; sceneggiatura: Jean-Pierre Bacri, Agnès Jaoui; fotografia: Stéphane Fontaine; montaggio: François Gédigier; interpreti: Jean-Pierre Bacri, Agnès Jaoui, Marilou Berry, Laurent Grévill, Virginie Desarnauts, Keine Bouhiza; produzione: Les Films A4; origine: Francia 2004; durata: 110’; distribuzione: Lucky Red.