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Cyrus

Pubblicato il 9 dicembre 2010 da Donato Guida


Cyrus

La sinossi di Cyrus si potrebbe davvero riassumere in poche righe, anche se, in effetti, presentato come una “classica commedia americana”, l’opera in questione risulta essere molto più elevata, né strappalacrime né strappa risate, ma ottimamente interpretata da un cast di attori totalmente calati nei loro ruoli e ben diretti dal duo Jay e Marc Duplass.
Protagonista del racconto è John, un uomo solo e depresso: divorziato da ormai sette anni, non sembra potere (o volere) iniziare una nuova vita. Continua a frequentare l’ex moglie in maniera del tutto amicale, riuscendo anche a confidarsi con lei; ma quando scopre che la donna ha in progetto di risposarsi, la sua vita sembra toccare un fondo ancora peggiore e a nulla servono i consigli della sua ex-moglie che lo invita a frequentare altre persone. Ancora tenero e romantico, anche se solo, John incontra ad una festa la bellissima Molly e, fortuna sua, i due sembrano andare d’accordo e stabilire una totale sinergia mentale e caratteriale. Iniziano una frequentazione passionale, entrambi desiderosi di (ri)condividere la propria vita con una persona da amare; eppure sembra che qualcosa non vada: Molly non si lascia trasportare totalmente dal rapporto e pare nascondere qualcosa a John. Questo “qualcosa” altro non è che suo figlio ventunenne Cyrus, ragazzo grassottello e “bamboccione” che, anche a causa della mancanza di un padre, vive un rapporto stretto e addirittura morboso con la madre, inconsciamente impedendole di vivere una vita propria. John non sembra avere possibilità di ritagliarsi un personale spazio nella “relazione” tra madre e figlio, eppure non demorde, cercando ad ogni costo di avere per sé la bella Molly. Ma Cyrus, probabilmente impaurito dalla possibilità di perdere la madre, ostacola in ogni modo possibile le intenzioni di John e, nel tentativo di cercare una figura paterna che il nuovo compagno della madre non può certo offrirgli, agli spettatori vengono regalati momenti di comicità toccanti ed emozionanti.
A prima vista l’opera dei fratelli Duplass sembra toccare un argomento che soprattutto in Italia è molto sentito: l’allontanamento dei figli da casa. Oggi un vero e proprio “problema” nazionale. Ma scavando più in profondità, Cyrus si presenta come un’opera affascinante, frutto di un’operosa produttività indipendente americana che, passando dal Sundance Film Festival, approda in Italia con la speranza di ottenere sempre una visibilità maggiore rispetto agli indipendenti già attraccati precedentemente.
Poi c’è da dire che, a parte la produzione esecutiva (firmata da Ridley e Tony Scott, quindi una vera e propria garanzia), a far sì che questo film viaggi in una vera e propria botte di ferro ci pensano gli attori: al di là del fatto che è sempre un piacere ammirare sullo schermo la bellezza e la bravura di Marisa Tomei (la cui ultima apparizione risale al 2008, quando (s)vestiva i panni della spogliarellista di cui s’infatua Mickey “The Ram” Rourke in The wrestler), bisogna dare grande merito al (non) protagonista di quest’opera, quel bravissimo ed essenzialmente poco valutato John C. Reilly, caratterista e comico, a volte ricordato esclusivamente per gli interventi agli show televisivi americani, mentre dovrebbe soprattutto tornare alla mente per i lavori svolti al fianco di persone come Allen, Altman, De Palma, Malick e, soprattutto, Paul Thomas Anderson.
Come detto in precedenza, dunque, bastano poche righe per riassumere il film, ma per viverne le emozioni bisogna solo ammirarlo: un nuovo colpo indipendente made in U.S.A. che non tradirà le aspettative, soprattutto perché confezionato da due bravi registi e consegnato da attori che vorremmo apparissero di più sul grande schermo.


CAST & CREDITS

Regia: Jay e Marc Duplass; sceneggiatura: Jay e Marc Duplass; fotografia: Jas Shelton; montaggio: Jay Deuby; musiche: Michael Andrews; interpreti: John C. Reilly (John), Marisa Tomei (Molly), Jonah Hill (Cyrus), Catherine Keener (Jamie), Matt Walsh (Tim), Tim Guinee (Roger), Katie Aselton (Lauren); produzione: Scott Free Production; distribuzione: 20th Century Fox; origine: U.S.A. 2010; durata:92’.


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