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diVERSIVO

Pubblicato il 1 dicembre 2017 da Monia Manzo


diVERSIVO

Il lavoro di Eleonora Danco è uno dei migliori spettacoli della nuova stagione teatrale, indubbiamente il più stimolante ed eterogeneo all’interno di una panoramica, in cui, senza nulla togliere alle drammaturgie del caro e sempreverde teatro borghese, purtroppo sminuito da regie scontate è autoreferenziali, ne esce rafforzato e vincente.
È molto chiaro che non parliamo di una stessa tipologia di teatro, quello della Danco esula da qualsiasi classificazione e rimanda ad uno stile irriverente e canzonatorio già conclamato nel suo successo cinematografico N-Capace, da lei scritto e diretto e che le è valso due menzioni speciali in concorso ufficiale al 32° Film Festival di Torino, il premio come Miglior Film dal Sindacato Critici Cinematografici Italiani 2015 e le candidature al David di Donatello e ai Nastri D’argento, Eleonora Danco torna in teatro, perché è da qui che proviene è siamo sicuri che non ne potrebbe mai fare a meno. Uno dei motivi più evidenti è il modo e le tematiche affrontate nei suoi scritti: vediamo un teatro indipendente e come cita il titolo dello spettacolo “eversivo”. Si tratta di un tipo di ribellione che nasce dalla necessità di tirare fuori tutto ciò che ormai caratterizza la vita di un artista, per la precisione di un autore e attore teatrale che lotta per la sopravvivenza della propria voce, cercando di non farla soccombere in mezzo ai rumori di una Roma sempre più decadente, non solo nella bellezza sorrentiniana, ma sopratutto nei modi sempre più incivili con cui produttori e addetti ai lavori non riconoscono più la vera arte, sempre più boicottata e castrata dagli incassi sicuri, -che poi tanto sicuri non sono-.
È energia, seppur frammentata, quella della Danco, un vero animale da palcoscenico, una performer potente, che domina carnalmente le scene senza un attimo di finzione: è tutto così, esilarante, triste, eccitante, diremmo reale: è il teatro di cui tutti avremmo bisogno.
Ne esce fuori una panoramica di una città che molti odiano e amano senza poter capire dove iniziano o finiscono i due sentimenti;così come non si comprende quanto il dolore che possa provare un artista in difficoltà nello scrivere senza essere disturbata dall’esterno, per non dire da una vita ingrata.
Eleonora Danco riesce comunque rivestire di comicità tutte le vicende romane e di vita d’attore, seppur a volte ci conducono verso una realtà paradossale più che divertente, che ci fa riflettere su quanto sia scoraggiante fare arte “pura” nel nostro Bel Paese.
Da sbellicarsi dal ridere il colloquio con i produttori, quello di nicchia, quello superficiale, ma tutti accomunati da un unico modus vivendi: l’opportunismo: “Fatti viva, mi ha fatto piacere vederti, fatti sentire, chiamami” sono tra le battute ricorrenti di molti copioni reali.
Tutta la superficialità del mondo romanocentrico dello spettacolo non basta a far soccombere il Twister Danco e lei ne esce fuori più forte di quanto avremmo potuto immaginare.
Regia impeccabile, utilizzo estremo dello spazio e fiumi di parole che corrrono veloci tenendo l’attenzione sempre alta. Grazie.


dEVERSIVO scritto e diretto da Eleonora Danco con Eleonora Danco musiche scelta da Marco Tecce disegno luci Burbetta aiuto regia Giacomo Bisordi assistente alla regia Maria Stella Cassella assistente alla promozione per Teatro Danco Lorenza Accardo si ringrazia Marco Tecce per la supervisione al testo e grazie a Elisa Pavolini, Rebecca Braccialarghe, Laura Belloni, Emilia Verginelli, Mariavittoria Argenti, Teresa Campus, Lea Gramsdorff, Davide Alongi, Laura Tiempo produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale


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