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E’ complicato

Pubblicato il 26 marzo 2010 da Angela Cinicolo


E' complicato

Jane è la madre di tre ragazzi, gestisce una pasticceria di successo a Santa Barbara e riesce a gestire, a dieci anni dal divorzio, una buona ed educata relazione d’amicizia con il suo ex marito, l’avvocato Jake. Ma quando Jane e Jake s’incontrano fuori città per la laurea del loro figlio, le cose cominciano a cambiare e a complicarsi. Un tranquillo invito a cena si trasforma in un sorprendente ordigno esplosivo: quello che c’era fra i due sembra proprio non essere svanito di fronte ai segni del tempo e davanti alla legge. Jake si é risposato con la giovane e bella Agness, che vorrebbe che lui le desse il primo figlio, e Jane si ritrova ad essere la sua amante, complice di un turbine di appuntamenti extra coniugali che non erano in programma. Tra la loro contorta relazione si fa spazio Adam, l’architetto che dovrà ristrutturare la casa di Jane, divorziato e ferito sentimentalmente, che s’innamora di Jane, dolcemente corrisposto. Presto però l’ombra di Jake calerà tra i due mettendo a rischio un rapporto bello e promettente. Sarà “complicato” per i due ex coniugi e amanti prendere una decisione e scegliere chi ama chi!

Lontane dalle insipide e ritrite commedie generazionali italiane, quelle di rimatrimonio hollywoodiane sono un genere cinematografico che, a partire dagli anni ’30, ottiene presso il grande pubblico sempre maggiori consensi, merito anche la formazione popolare di una nuova identità della famiglia nella società, in cui i limiti legali e anagrafici sono travalicati dalle fondamenta alla base tra i partner. Il frizzante È complicato tuttavia non parte da simili premesse, ma al contrario sembra superarle sul piano narrativo per concentrarsi sul nucleo, più piccolo, della coppia ultracinquantenne, che nella condizione dell’adulterio si rigenera in maniera imprevedibile scardinando i precari equilibri che il tempo aveva imposto nelle vite dei protagonisti. Ma la rinascita della passione tra i due non avviene forzata dai reiterati diktat psico-sociologici: l’azione è messa in moto da una serie di divertentissime gag, puntellate anche da tracce di un giovanilismo che, senza dubbio strizza l’occhio al pubblico dei più giovani, convincendolo con poche esilaranti battute e situazioni, e questo colpo in controtendenza non solo funziona benissimo, ma fa della pellicola il punto di forza maggiore.

È complicato, a dispetto di quanto il titolo potrebbe indurre a pensare, non verte sulle complicazioni della trama, che al contrario è messa in scena in maniera del tutto scorrevole e semplice e in più snodi perfino prevedibile: le immagini e i dialoghi si congiungono infatti in una piacevole leggerezza che si configura come una formula efficace per rendere il film uno dei più riusciti prodotti d’intrattenimento dell’industria del cinema degli ultimi tempi. La regista Nancy Meyers ancora una volta mette a segno il suo obiettivo: portare sul grande schermo una commedia garbata e romantica ma mai smielata, coraggiosa (vedi il ricorso alla marijuana e l’esilarante sequenza del sesso virtuale) ma non volgare, capace di critica intelligente senza scadere nella solita proposizione di dibattiti pseudo intellettualoidi. E dimostra come non sia strettamente necessario parlare di soli teenager per portare in sala il pubblico giovane perché questa commedia piacerà, superando il favore già ottenuto con il precedente Tutto può succedere, alle famiglie ma anche a un pubblico non esattamente brizzolato.

Con questo film Meryl Streep bissa il notevole successo di Mamma Mia!, si riconferma star indiscutibile del cinema e, a dispetto dell’esiguo numero di statuette conferitele dall’Academy Awards, è senza dubbio un’interprete irresistibile, che brilla di luce propria accanto ai bravi compari Alec Baldwin, che comunque riesce a tenerle testa soprattutto nelle immagini più corporee con la sua avvenenza e la sua sicurezza, e Steve Martin, che si cala benissimo nella parte della vittima sentimentale senza troppo stucchevole languore. Una vera sorpresa viene invece dal giovane John Krasinski, che, nel suo ruolo secondario, riesce a catturare l’attenzione con una bravura esemplare ritagliandosi senza tante difficoltà uno spazio tra i colleghi di certo più esperti.


CAST & CREDITS

(It’s complicated); Regia e sceneggiatura: Nancy Meyers; fotografia: John Toll; montaggio: Joe Hutshing, David Moritz; musica: Heitor Pereira, Hans Zimmer; interpreti: Meryl Streep, Steve Martin, Alec Baldwin, John Krasinski, Lake Bell, Mary Kay Place, Rita Wilson, Alexandra Wentworth, Hunter Parrish, Zoe Kazan, Caitlin Fitzgerald, Emjay Anthony, Nora Dunn, Bruce Altman, Robert Curtis Brown; produzione: Universal Pictures, Relativity Media; distribuzione: Universal Pictures; origine: USA, 2010; durata: 120’


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