Esce nelle librerie la monografia "Francis Ford Coppola - il romanticismo predigitale", di Fabio Zanello

In uscita, e presto sarà recensita da Close Up, in tutte le librerie specializzate la nuova monografia Francis Ford Coppola - il romanticismo predigitale, pubblicata da Historica Edizioni nella collana cinema. Curata da Fabio Zanello, con saggi di Diego Mondella, M. Deborah Farina, Stefano Pastore, Beniamino Biondi, Enrico Terrone, Donato Guida, Matteo Berardini, Fabio Zanello, Michelangelo Pasini, Aurora Auteri, Mariangela Sansone, Emanuele Protano, Mario Molinari, Davide Eustachio Stanzione, Arianna Pagliara, Valerio Carando, Andrea Fontana e Carlo Griseri.
Coppola sui set ci arriva nei Sessanta, frequentando la scuola Roger Corman, laboratorio formativo ben superiore ad altri workshop cinematografici per tutti i talenti della regia e della recitazione che contano nella Hollywood odierna, dopo The Terror (La vergine di cera), matura l’idea di dirigere film in proprio sotto l’egida cormaniana, debuttando con un horror, Dementia 13 (Terrore alla tredicesima ora, 1963).
Da allora lancia nel pantheon divistico mostri della recitazione statunitense dei Settanta (Robert De Niro, Al Pacino, Diane Keaton, Robert Duvall e James Caan), rivitalizza carriere attoriali (Marlon Brando e Martin Landau) un po’ appannate, fa incetta di riconoscimenti (Oscar e Golden Globes per la trilogia The Godfather, Palma d’oro a Cannes per La conversazione e Apocalypse Now, premio alla carriera alla Mostra di Venezia nel 1992), dirige film manifesto e definitivi nei generi (a parte la trilogia di The Godfather, Apocalypse Now), anticipa dibattiti forti della società contemporanea come la liceità di certi metodi investigativi (La conversazione), racconta figure titaniche della Storia e della letteratura che metaforizzano il suo approccio interdisciplinare (la sceneggiatura di Patton per Franklin J.Schaffner, Tucker e il Dracula bramstokeriano), impone uno slancio creativo nell’alta definizione (One from the Heart), firma qualche lungometraggio sbagliato (Jack) su cui ci soffermeremo però superficialmente nel corso di questo volume.
L’AUTORE
Fabio Zanello (Torino, 1969), laureato in Storia e Critica del Cinema, è giornalista pubblicista e membro del SNCCI Gruppo Piemonte/Valle D’Aosta. Dirige le collane cinema per Il Foglio Letterario di Piombino e Historica Edizioni. Dirige il sito www.ciaocinema.it. Ha pubblicato e curato monografie su Brian De Palma, Sam Raimi, Enzo G. Castellari, Mel Gibson, Johnnie To, Shinya Tsukamoto, Christopher Lee, Tomas Milian, Don Siegel, Nicholas Winding Refn, Kim Jee Woon, Francis Ford Coppola, Michael Winner e Tobe Hooper.

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