X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



Fino al 25 gennaio al Teatro Roma in scena "L’appartamento - sold out"

Pubblicato il 7 gennaio 2015 da Carlo Dutto


Fino al 25 gennaio al Teatro Roma in scena "L'appartamento - sold out"

E’ stato presentato il 5 gennaio scorso, presso la Sala del Carroccio in Campidoglio a Roma lo spettacolo, scritto da Francesco Apolloni e diretto da Vanessa Gasbarri, L’Appartamento – sold out, che ha debuttato ieri sera, 6 gennaio, presso il Teatro Roma e rimarrà in scena fino al 25 del mese. Presenti, oltre all’autore, alla regista, ad alcuni attori: Jonis Bascir, Marine Galstyan, Rishad Noorani, Alida Sacoor, il deputato del Partito Democratico e coordinatore dell’inter-gruppo parlamentare sull’immigrazione Khalid Chaouki e Luciano Nobili coordinatore Dipartimento Cultura e Turismo del PD. La presenza di questi due esponenti politici è legata alla tematica dello spettacolo teatrale: la condizione degli immigrati nel nostro Paese partendo dal problema della casa. Trovare un appartamento, una sistemazione. Tema tanto difficoltoso quanto vitale. Se poi si finisce nelle mani di un funzionario di un ente (di case popolari) ora in dismissione che vende la medesima abitazione ad una famiglia italiana, una araba e una indiana che si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto, chissà cosa potrà uscire da questa co-abitazione coatta?!

Intanto, Khalid Chaouki ha dichiarato che metterà in tutte le 630 caselle della Camera l’invito per lo spettacolo e chiunque deciderà di vederlo dovrà pagare il biglietto. E qui il rilancio: se i parlamentari non verranno a teatro perché non chiedere al Presidente della Camera, Laura Boldrini, di portare lo spettacolo in Parlamento … come dice il detto: “Se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna”. Una provocazione ma anche uno spunto sul quale riflettere. Come ha affermato Chaouki: “Il testo di Francesco Apolloni ragiona in maniera profonda ma con grande umorismo sul tema della convivenza. E qual è la realtà dei fatti oggi? L’appartamento diventa una metafora della convivenza forzata che si vive in Italia ma questa deve diventare un patrimonio e non un problema. L’Italia è un Paese multiculturale, Roma lo è e dobbiamo dividere gli spazi – come in un alloggio – con persone di razze diverse facendo diventare il tutto una opportunità di crescita e benessere. Se pensiamo a quello che è successo nelle periferie romane ultimamente dobbiamo chiederci: ma gli stranieri che abitano in quei posti non hanno a cuore il bene dei loro famigliari, dei loro amici, come gli italiani?! La differenza è una ricchezza, non un ostacolo”. L’autore Francesco Apolloni ha raccontato che il testo ha qualcosa di autobiografico. “Il soggetto l’ho scritto cinque anni fa e poi l’ho sviluppato nel tempo. Cinque anni fa perché come tutti ho sempre voluto pure io avere una casa dove andare a vivere. In quel periodo mia zia mi chiama e mi avverte che a Testaccio c’è un locale dell’ATER che si libera e di andarlo a vedere. Io andai e mi ritrovai davanti a due persone che per cinquantamila euro mi avrebbero dato le chiavi della casa e io l’avrei dovuta occupare. Ovviamente ho risposto, no grazie! Ma ho scritto il soggetto del testo che ho poi sviluppato ed è diventato L’Appartamento – sold out. Dato che la situazione che ho vissuto io è piuttosto comune, l’ho attualizzata, allargandola anche ad altre etnie e ho messo un funzionario dell’ATER in dismissione che combina l’impiccio. Un tema serio, un vero problema perché non si può prescindere dall’avere un luogo dove vivere, il tutto raccontato con grande umorismo. Umorismo tipico della commedia all’italiana con la quale io sono cresciuto e che si basa sul fare riflettere attraverso la risata che ti strappa, su quella che in fondo è una ‘risata amara’ … E, così, i miei protagonisti vivono la tragedia della casa che è realmente qualcosa di centrale nell’esistenza di ogni essere umano”. La regista Vanessa Gasbarri ha messo in evidenza la fortuna di potere lavorare con un autore vivente e quindi con il quale è possibile confrontarsi su ogni aspetto della messa in scena. Inoltre ha continuato la Gasbarri: “Apolloni è un autore che scrive per gli attori, essendo anche lui attore e questo è un dono raro per una regista. Tanto che mi sento di dire che non so se lo spettacolo piacerà ma sono sicura che gli attori faranno breccia nel cuore degli spettatori. Aggiungo che il fatto che i miei sette attori siano di cinque nazionalità diverse ha arricchito anche il testo e la regia. Molte volte alcuni di loro hanno sottolineato che la tal frase o un determinato atteggiamento corrispondeva ad uno stereotipo, come a noi italiani quando ci identificano con pizza e mandolino. Questo ci ha permesso di correggere il tiro e di rendere ancora più vero, attuale e reale lo spettacolo”. Luciano Nobili coordinatore Dipartimento Cultura e Turismo del PD si è detto particolarmente incuriosito riguardo questa pièce. “Innanzitutto perché avrà battute politicamente scorrette che noi non possiamo permetterci nel nostro lavoro ma che toccano molte verità. Io mi ricordo un film di Francesco, Fate come noi, che era già di per sé un saggio perfetto sui disagi che si vivono in periferia. Roma è la città della convivenza per antonomasia e tutti noi dobbiamo contribuire ad accogliere al meglio chi arriva in questa città. In questo ultimo anno e mezzo, il Partito Democratico, ha cercato di portare modifiche e rimedi per quanto riguarda il problema alloggi. Daniel Modigliani che è stato nominato Commissario Straordinario per ATER Roma sta facendo un ottimo lavoro compatibilmente con le pastoie burocratiche di questo Paese che non fanno che rallentare i lavori. L’Assessorato al Patrimonio, alla Casa e ai Progetti Speciali si sta occupando, in questo ultimo periodo, in particolare dello scandalo dei ‘Residence’. Luoghi in cui si è scoperto erano stipate moltissime persone, tra le quali, anche molti cittadini italiani. Ora queste persone riceveranno un ‘buono casa’ che gli servirà per trovare un’altra soluzione al loro problema di abitazione. Detto questo il fattore casa a Roma, e non solo, rimane grave e non di certo per mancanza di strutture”. La parola è poi passata agli attori presenti che hanno tutti messo in evidenza quanto questa esperienza li abbia arricchiti a livello personale oltre che professionale. Jonis Bascir che è uno degli attori più noti visto che da anni vive e lavora in Italia ha anche curato le musiche dello spettacolo e ha ribadito: “L’Appartamento – sold out è uno spettacolo che tocca tanti temi profondi, gravi delle esistenze delle persone ma lo fa con un tono sorridente e questo credo sia il canale migliore per entrare in empatia con il pubblico. Attraverso l’umorismo, la risata si arriva a tutti, anche a coloro che non vogliono sentir parlare di immigrati”.

L’Appartamento – sold out sarà in scena al Teatro Roma (Via Umbertide, 3) fino al 25 gennaio. Durante questo periodo il Teatro Roma sarà a disposizione delle Associazioni degli Stranieri in Italia, a titolo gratuito (per alcune ore al giorno, da stabilire con la direzione del teatro), per ospitare eventi culturali di vario genere: divulgare la loro attività di assistenza, esporre creazioni artistiche dei loro associati, far conoscere usanze, tradizioni gastronomiche, cultura religiosa. L’obiettivo è quello di trasformare una commedia, da semplice occasione di svago e riflessione, in una vera e propria girandola di eventi culturali, a cui partecipare attivamente prima di vedere lo spettacolo.


Enregistrer au format PDF