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Giancarlo Giannini al CineCocktail: ’Mi ha inventato la Wertmuller‏’

Pubblicato il 8 settembre 2015 da Carlo Dutto


Giancarlo Giannini al CineCocktail: 'Mi ha inventato la Wertmuller‏'

Rilanciamo con piacere un lancio dell’Agenzia Ansa del 6 settembre scorso: ’’Lina ti devo tutto, sei tu che mi hai inventato, senza di te sarei rimasto perito elettronico’’. E’ stata solo una delle tante dimostrazioni d’affetto tra l’attore e la regista oggi al Lido, dove sono stati protagonisti all’Hotel Excelsior di Cinecocktail condotto da Claudia Catalli. Un incontro con il pubblico davanti a una platea strapiena, nella giornata della proiezione ufficiale di ’Dietro gli occhiali bianchi’ il documentario sulla cineasta di Valerio Ruiz (Venezia Classici), in onda su Studio Universal (Mediaset Premium) a inizio 2016.

In completo nero, a pieni nudi, Lina Wermuller, classe 1928, ha preferito rispondere con delle boutade alle domande del pubblico. Come ha fatto con chi le ha chiesto perché, visto il successo internazionale, non abbia puntato su Hollywood: ’’ Vi è mai venuto in mente che preferivo restare in Italia? Noi siamo diversi, siamo cresciuti a spaghetti’’. Generoso invece in quanto a commenti e aneddoti Giannini, rimasto durante tutto l’incontro accanto alla sua regista. Tra i retroscena, quello sul remake di Travolti di un insolito destino, realizzato nel 2002 da Guy Ritchie per Madonna (allora sua moglie), e intitolato Swept Away (Travolti dal destino): ’’Madonna mi ha chiamato tante volte, ma io non ho mai risposto, non ero interessato. Poi mio figlio Adriano mi ha detto che lei gli aveva offerto la parte del protagonista ma lui voleva rifiutare. Io gli ho risposto ’sei pazzo? In 50 anni non ho mai avuto l’opportunità di prendere a calci Madonna, ora lo puoi fare tu’’ ha scherzato.

Valerio Ruiz, che conosce a fondo Lina Wertmuller essendo anche suo assistente alla regia, ha sottolineato quanto la cineasta sia stata ’’generosa nelle riprese del documentario. Mi ha aperto i suoi archivi, mi ha seguito giorno per giorno’’. Nel film che ripercorre il percorso della regista, anche con gli interventi, fra gli altri, di Martin Scorsese, Harvey Keitel, Giannini, Sophia Loren, Raffaele La Capria, Rutger Hauer, Roberto Herlitzka, Nastassja Kinski, Rita Pavone. ’’A vederlo mi sono molto commosso, c’è dentro parte della mia vita - ha detto Giannini -. Oggi i registi italiani vogliono cambiare il mondo, io e Lina volevamo solo divertici’’.

Anche il nipote Massimo Wertmuller ha ricordato alcuni aneddoti sul lavoro con la zia: ’’Nel primo film in cui mi hai diretto, la tinta ai capelli che mi hai fatto fare è venuta un colore tipo carota andata a male. Per mesi a Roma per strada mi prendevano a pernacchie perché non riuscivo a far tornare i capelli normali’’. ’’A me invece mi ha rasato - ha detto Gabriella Pession - poi ha la fissa della sopracciglia, le piacciono folte, quasi unite’’. Infine un’altra battuta dalla Wertmuller arriva quando le chiedono quale sia il segreto per avere successo: ’’Rubare dai camerini’’.


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