Giffoni 2009 - Venerdì 17: Eva Mendes e il cambio della guardia

Il venerdì 17 è un giorno in cui tradizionalmente la cultura popolare attribuisce piccole e grandi sfortune. Questa volta ha segnato anche il giro di boa di questa trentanovesima edizione del Giffoni Experience ’09. Le due sezioni della giuria, Elements e Generator, si sono infatti date il cambio con l’ingresso dei ragazzi over 13. Da oggi la cittadella verrà “felicemente invasa - ha commentato dall’organizzazione - da oltre un migliaio di adolescenti” che compongono la sezione Generator, carichi di entusiasmo e desiderosi di vivere al meglio questa esperienza a Giffoni, immergendosi completamente nelle attività legate al cinema ed alla musica che il festival ha approntato per loro.
Ad appena una settimana dall’inaugurazione, è già tempo per i primi bilanci di questa edizione con numeri da record. Secondo la direzione, sono state stimate 15.000 persone, adulti e bambini, presenti ai diversi appuntamenti dei primi due giorni di manifestazione. Un’impennata nei contatti è stata registrata anche sul sito del festival e sulla web tv appositamente allestita per documentare l’occasione per quanti non possano essere presenti sul posto.
I vincitori +6 e +10
Durante la serata sono state comunicate le pellicole vincitrici delle sezioni +6 e +10 della giuria Elements che ha così concluso la sua avventura dopo una settimana di visioni e dibattiti. Il film del regista spagnolo Jesus Del Cerro Carlitos and the chance of a lifetime si è aggiudicato il premio Gryphon Award per la categoria Elements + 6 con 165 voti su un totale di 479. Credere nei propri sogni superando di tutti gli ostacoli e le difficoltà, questa l’essenza della storia di Carlitos, il piccolo protagonista della pellicola vincitrice.
Per la sezione Elements +10 ha trionfato il film di Ebrahim Forouzesh A time to love. La storia del piccolo Babak e della sua famiglia ha commosso i piccoli giurati che lo hanno designato come vincitore della sezione. Nella sezione cortometraggi ha invece vinto la pellicola italiana Il mio ultimo giorno di guerra del giovanissimo Matteo Tondini che ha battuto Good Advice staccato di circa 40 voti.
Al via Masterclass, novità del GEx ’09
Eva Mendez ed il regista di serie tv David Warren hanno ufficialmente inaugurato la sezione Masterclass: una selezione dei migliori giurati di età compresa fra i 18 ed i 22 anni che hanno partecipato in passato al Giffoni Film Festival. Il folto gruppo di cinefili, circa 80 ragazzi, seguiranno 8 giornate di lezioni con professionisti del cinema, della scrittura e del fumetto. Il laboratorio culminerà nella produzione di 6 cortometraggi che verranno presentati durante la serata finale del 25 luglio.
Dopo Warren, il workshop ospiterà il 18 lo scrittore salernitano Diego De Silva, il 19 lo sceneggiatore Vincenzo Cerami e Luigi Lo Cascio, il 20 il regista Davide Ferrario, il 21 Filippo Timi, proseguendo poi il 22 con Milo Manara e Claudio Curci con una lezione sull’arte del fumetto, il 23 con Valerio Caprara e la critica cinematografia mentre il 24, Sergio Castellitto chiuderà il ciclo di incontri.
Una giornata bollente: Eva Mendez
La giornata più calda della settimana (oltre i 32° per la cronaca) ha accolto la star americana Eva Mendes che ha smosso la calma sonnolente del mattino nella cittadella del cinema. La zona riservata alla stampa ed al photocall sono state strettamente riservate a pochi addetti stampa. Anche gli stessi componenti dello staff non direttamente coinvolti nell’accoglienza della diva sono stati invitati a lasciare la zona del red carpet. Tutto questo fermento ha suscitato ancor di più quel clima infuocato da grande evento creato attorno alla Mendez. L’attrice ha distribuito ammalianti sorrisi ai presenti, dimostrandosi disponibile davanti agli obiettivi dei fotografi e al richiamo dei chiassosi fan accorsi in caccia di autografi. Protagonista di Live! Ascolti record al primo colpo, film del regista Bill Guttentag, dura critica verso i reality show, la Mendez ha partecipato a tre appuntamenti nel suo passaggio al Giffoni: una visita all’inaugurazione della sezione Masterclass, la conferenza stampa e, nel pomeriggio, l’incontro con le giurie.
L’attrice ha esordito al Giffoni Experience affermando di non avere tabù. La prima superstar internazionale ospite del festival del cinema per ragazzi non ha deluso le attese anticipando alcuni dei suoi impegni futuri fra cui una nuova versione del Cattivo Tenente che “sarà diretto da Werner Herzog –rivela- e si intitolerà Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans”. L’interprete di origine cubana dividerà il set con Nicolas Cage e Val Kilmer ed il tono del film sarà “molto cupo, poco americano”. Nell’incontro con i giurati, la Mendez ha poi risposto a chi le chiedeva il segreto del suo successo “Vengo da una famiglia normale, ho faticato per realizzare i miei sogni e vi dico che a volte la strada è lunga ma, se una persona ci crede, deve percorrerla”.
Accusa i reality quando si sofferma a parlare di Live! Ascolti da record al primo colpo, film uscito in Italia ma non ancora in America, su uno spettacolo televisivo estremo che propone la roulette russa in prima serata: “Non parteciperei mai ad un reality –dice- qualcuno interessante ce n’è ma la maggior parte non hanno molto senso, sono fatti per non pensare e stimolare la parte peggior di noi. Poi ancora progetti con Last night di Massy Tadjedin, in cui la star recita al fianco di Keira Knightley: “Un dramma sentimentale, un piccolo film molto interessante, sul genere di Closer, dice.
Sui registi con cui vorrebbe lavorare non ha dubbi: “Pedro Almodovar, lui può fare qualsiasi cosa con gli attori”. La tv? “Per ora non mi piacerebbe farla – dice- sono ancora agli inizi della mia carriera, e poi sono innamorata del cinema. Prendo ancora lezioni di recitazione a Los Angeles, mi sento ancora una studentessa”. Qualcuno le chiede se è vero che da bambina volesse fare la suora: “Sì, avevo cinque anni –racconta- poi mia sorella mi spiegò che le suore non guadagnano e mi sono resa conto che non avrei mai potuto comprare una casa a mia madre. E allora eccomi qui. Cinque anni fa ho comprato una casa a mia madre e non faccio la suora”. L’ultima domanda è su Cuba, il suo paese d’origine: “Sono l’unica della famiglia nata negli Usa e non sono mai stata a Cuba –dice- Sogno di andarci, non vedo l’ora . Ma non riuscirete a farmi parlare di Castro…”
Gli spettacoli della soirée musicale
Durante la serata, i riflettori si sono spostati sull’arena Alberto Sordi, alle spalle della cittadella del cinema di Giffoni Valle Piana, dove i giovani ospiti di Generator appena arrivati hanno potuto ammirare le evoluzioni acrobatiche del gruppo Topazio. Già protagonisti in passato dell’estate salernitana, gli atletici brasiliani hanno mantenuto alta la temperatura della giornata con l’esibizione di alcune figure della Capoeira, uno stile di lotta di origine africana simile ad una danza con cui gli schiavi allenavano il loro fisico sernza impensierire i padroni. Il quintetto ha alternato tecniche di combattimento, volteggi e coreografie con delle lunghe intonazioni al ritmo di samba che hanno coinvolto il pubblico in una danza forsennata, sostenuta da cori e tamburi martellanti. Il finale non è stato meno travolgente con la performance del gruppo folk salernitano Pozzo di San Patrizio, autori di un rock che trae le proprie influenze dalla musica popolare mediterranea ed irlandese. I prossimi appuntamenti serali saranno anch’essi dedicati alla musica folkloristica con le esibizioni degli Alla Bua, continuatori della trazione della pizzica salentina il 18 luglio e le sonorità tzigane, klezmer e yiddish della Municipale Balcanica domenica 19 luglio.

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