X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



GIOCO PERVERSO, di Italo Moscati

Pubblicato il 16 gennaio 2007 da Giulio Frafuso


GIOCO PERVERSO, di Italo Moscati

Italo Moscati
GIOCO PERVERSO
La storia vera di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, attori in bianco e nero

Questa è una storia che attrae e fa paura. Sembra che i protagonisti siano Osvaldo Valenti e Luisa Ferida, i due attori che furono fucilati dai partigiani in una via di Milano; ma è così solo in parte. Più di altri personaggi, vittime della guerra e della guerra civile che impersarono in Italia dal 1940 al 1945, i due divi fra i più cari al pubblico del fascismo appartengono a una lacerante vicenda che stenta a chiudersi. La loro fine è stata chiarita, ma non abbastanza; le loro colpe sono state accertate, ma non abbastanza; la decisione di fucilarli è stata motivata, ma non abbastanza. Il dramma continua. La luce su un periodo su cui è stato scritto molto, e di tutto, si fa a volte sfocata, confusa, e comunque sempre cupa, terribile, carica di ambiguità. Come tante vicende italiane, di ieri e di oggi. In questa storia, l’autore- già sceneggiatore del film “Il portiere di notte”- sviluppa una narrazione con grande ritmo cinematografico in cui il successo e la tragica fine dei divi famosi e amati, poi derisi e condannati a morte possono apparire persino ingredienti da romanzo e invece sono e continuano ad essere carne viva, polpa, sangue di un intreccio che non si placa: Osvaldo da celebre protagonista di ruoli brillanti ma anche epici, a torturatore; Luisa da bella ragazza dai lineamenti ingenui a complice di Osvaldo, ad ancella dei torturatori. In essi, può addirittura leggersi sullo schermo del cinema e della vita il senso insopprimibile di colpa di un’Italia che fu in massa fascista, preda delle sue illusioni, ma anche di quell’Italia che per esistere non si sa staccare dal passato, come se l’ombra di esso le impedisca di guardare avanti.

Edizioni Lindau

Italo Moscati, sceneggiatore, regista e scrittore, insegna Storia dei media all’Università di Teramo.
Tra i suoi ultimi volumi, ricordiamo “I Piccoli Mozart” e “Sophia Loren. La storia dell’ultima diva”, editi da Lindau; e “Anna Magnani”, “Vittorio De Sica”, “Pasolini passione”, editi da Eri-Ediesse.


Enregistrer au format PDF