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Goghgaugain

Pubblicato il 13 febbraio 2018 da Sarah Mataloni


Goghgaugain

Goghgaugain, dramma di Biancanives Togliani, in scena al teatro Lo spazio fino al 4 febbraio, racconta in maniera originale la visceralità del complesso legame tra i due noti artisti Van Gogh e Gaugain in un contesto spazio temporale non definito, ma delimitato da un dialogo immaginario che prende corpo sul palco momento dopo momento: ogni scena corrisponde a un ricordo o a una situazione realmente vissuta tra i due, ma non c’è un vero e proprio filo cronologico che lega il tutto.
Eppure il risultato appare molto fluido e scorrevole.
La voce narrante è Sien (interpretata magistralmente da Adele Tirante), la prostituta amante di Van Gogh: la donna ha la funzione di osservatore, entra ed esce dalla scena e accompagna i ricordi e le azioni dei due artisti con la cetra, rendendo ogni singolo quadro ancora più suggestivo e poetico.
Nella visione di Biancanives Togliani, i destini di Van Gogh e Gaugain,(interpretati rispettivamente dai bravissimi Guido Targetti e Adelmo Togliani) sembrano incrociarsi a più riprese, a volte nel ricordo, a volte nell’azione immediata: pur mancando una vera e propria cronologia, il rapporto burrascoso complesso e intimo tra i due artisti arriva in maniera profonda e immediata.
Il filo che lega memoria e azione è il sodalizio tra questi due artisti, che nel tempo passa e attraversa diversi stati emotivi: la complicità, la gelosia (di Paul verso Vincent), l’attaccamento viscerale e l’intimità.
In particolare, la convivenza tra Van Gogh e Gaugain nella casa gialla ad Arles evidenzia le differenze di prospettiva tra i due artisti e al tempo stesso il profondo attaccamento che li lega. Van Gogh, durante una discussione animata tra i due, afferma di dipingere la realtà, Gaugain di preferire i simboli al reale.
Uno è per la sostanza, l’altro, “per lo spirito”.
La loro complementarietà li rende vicini e per Vincent Paul è un amico, un punto di riferimento al quale attaccarsi profondamente e visceralmente e per il quale sacrificare persino il suo sentimento per Sien.
Di Van Gogh, accanto alla sua personalità altalenante viene fuori l’aspetto umano: Vincent cerca in Paul un punto di riferimento e in fondo non ama la solitudine, Gaugain sembra più distante (pur essendo suo amico) e meno coinvolto.
L’umanità dell’artista prima dell’arte stessa in un testo che è pieno di riferimenti all’arte dei due protagonisti.

La scenografia, sembra seguire fluidamente lo scorrere del rapporto tra i due: l’ambientazione infatti, si costruisce “quadro dopo quadro” e ogni singolo oggetto, entra e esce dalla scena rivestendo, assieme alla luce, un ruolo importantissimo: enfatizzare e rendere più vivo l’aspetto emotivo della narrazione.
Goghgaugain, vincitore del premio Fersen per la drammaturgia 2015, spicca per originalità, eleganza e si avvale di un cast molto valido.
Da vedere.


Goghgaugain; Regia e drammaturgia: Biancanives Togliani; interpreti: Guido Targetti, Adele Tirante, Adelmo Togliani


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