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Il Buco

Pubblicato il 31 gennaio 2016 da Sarah Mataloni


Il Buco

Rimane sorpreso chi si siede a teatro aspettando di vedere una commedia brillante, che strapperà qualche semplice sorriso, senza troppi picchi nè colpi di scena particolari.
Il buco, spettacolo scritto da Roberta Calandra, diretto da Laura De Marchi, e interpretato magistralmente da Nadia Perciabosco, è una sorpresa, che si svela lentamente fino ad avvolgerti: le parole e la verve comunicativa dell’attrice, si insinuano infatti, dapprima sottilmente, regalandoti qualche sorriso, e poi progressivamente la piece cresce di intensità coinvolgendo il pubblico e riuscendo ad eliminare, totalmente, ogni eventuale scetticismo.
Come il buco, inteso come fantasma interiore, vuoto di comunicazione, voragine, lentamente si impadronisce della nostra vita, fino a “sbatterci per terra con violenza”, così, Nadia Perciabosco, divisa tra registri comici e toni più malinconici, riesce a risucchiarti, fino a renderti totalmente partecipe del suo “buco” che in fondo è anche il nostro.
A volte la voragine interiore si manifesta con la solitudine, che magari ti abbandona a casa sdraiata distrattamente su un divano ad ingozzarti di pop-corn o di schifezze per colmare, quel maledetto, fottuto vuoto che non ti lascia mai solo; altre volte, si limita a strisciare lasciandoti in uno stato di impalpabile inquietudine.
Più spesso, “il buco” è più sottile, e ha il volto di ferite infantili mai risolte e mai realmente affrontate.
La vera forza dello spettacolo è la capacità di rendere le sfumature e i colori di questo stato d’animo che in fondo fa capolino in ognuno di noi.
In scena l’attrice passa con velocità e disinvoltura, da momenti esilaranti, che ricalcano i ritmi concitati del cabaret, a registri introspettivi e più profondi: il suo personaggio cambia spesso d’abito trasformandosi, con ironia, da una ultramoderna Bridget Jones, avvolta in un improbabile pigiama, ad una donna sensuale vestita di rosso che balla dimenando i fianchi in una discoteca periferica e che poi finisce per ubriacarsi e per “vomitare” anche quel ridicolo tentativo di sentirsi meno inquieta.
La protagonista, comica eroina moderna, travolge il pubblico e stravolge la scena come fosse un uragano, si dimena in diverse situazioni tragicomiche, per poi rendersi conto che in fondo “il Buco” tanto odiato, fa parte di noi, va compreso e compenetrato con la nostra esistenza e con le dinamiche sociali e personali che viviamo quotidianamente.
Solo accettando, con un pizzico di ironia, l’esistenza di questo vuoto, sarà possibile guardarsi allo specchio e affrontare la vita con sincerità, consapevoli di avere, chi più e chi meno, il proprio “buco” affettivo non colmato.


(Il Buco); Regia: Laura De Marchi; autore: Roberta Calandra; scene:Maria Teresa Padula; interpreti: Nadia Perciabosco; teatro e date spettacolo: Teatro dei Conciatori, dal 26 al 31 gennaio 2016


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