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Il Morandini 2013 incorona This must be the place e il wendersiano Pina

Pubblicato il 12 novembre 2012 da Carlo Dutto


Il Morandini 2013 incorona This must be the place e il wendersiano Pina

Una rockstar decadente suona la chitarra con le unghie delle dita smaltate, il rossetto sbavato. Ricorda Robert Smith, leader carismatico dei Cure, gothic-band per eccellenza. Dietro quella maschera c’è Sean Penn; dietro la macchina da presa che l’ha immortalata c’è Paolo Sorrentino. Parliamo di This Must Be the Place, ultimo film del regista campano, il suo primo “americano”, diventato successo grazie anche al personaggio a cui ha dato vita un truccatissimo Sean Penn. Quest’icona si è meritata la copertina del Morandini 2013 – dizionario dei film di Laura, Luisa e Morando Morandini.

Come da tradizione la prima pagina del volume edito da Zanichelli porta sempre il film italiano che gli autori hanno più apprezzato nell’ultima stagione cinematografica. E questo di Sorrentino è “un bellissimo film italiano. Perché è un caso raro di film italiano che ha per protagonista una “star” americana. Perché il personaggio di Sean Penn (Cheyenne) è un personaggio memorabile e non solo per il look strepitoso”: così riporta la prefazione dell’opera.

Ma il vero “vincitore” del Morandini 2013 è Pina di Wim Wenders che si è aggiudicato cinque stelle da parte degli autori. Il documentario sulla coreografa/danzatrice Pina Bausch e i suoi 38 danzatori del Tanztheater di Wuppertal, entra nell’Olimpo dei “cinque stelle” del Morandini. Un premio che solo 83 film hanno avuto la possibilità di ottenere su 25mila pellicole comprese nell’opera. Parliamo di film usciti sul mercato italiano dal 1902 all’estate 2012, una selezione di cortometraggi e una di serie televisive. I film “new entry” sono circa 450. Tra loro i documentari sono 70, in gran parte di produzione italiana; 12 i film muti; 67 i film “vecchi”, cioè anteriori al 2010; una decina i film in 3D (quasi sempre in 3D + 2D); una ventina i film di animazione, nazionali e stranieri.

Un bel 4 (stelle) l’hanno ricevuto invece Martin Scorsese con il suo omaggio al cinema Hugo Cabret e l’ultimo lavoro di Ermanno Olmi Il Villaggio di cartone. (Solo) 3,5 stelle per il pluripremiato The Artist di Michel Hazanavicius “Più che muto, è un film non parlato. In termini narrativi è un melodramma sentimentale con risvolti comici e un’emozionante sequenza di sogno”. Stesso voto per il Woody Allen di From Rome with love. “È il più generoso, empatico e meno realistico dei film di Allen, ma anche il più rischioso, almeno per lo spettatore italiano. – scrivono i Morandini - La bizzarra trovata del cantante sotto la doccia, comunque, rimarrà nella memoria”. Rimandate (2 stelle) le commedie italiane sbanca botteghini, Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno con una Paola Cortellesi “spinta spesso a fare le smorfie invece che recitare” e il terzo Manuale d’amore di Veronesi “Difficile graduatoria tra i 3 episodi che si situano tra il medio e il mediocre in un’Italia che non esiste”.

L’edizione su carta del Morandini 2013 fornisce la trama di circa 20.000 film; le edizioni online e in DVD-Rom forniscono la trama di tutti i 25.000 film. Nel DVD-Rom più di 7000 schede sono corredate da un’immagine di scena o dalla riproduzione della locandina. Di ogni film, oltre al titolo italiano, il dizionario dà: titolo originale, Paese di produzione, anno d’uscita, regista, principali interpreti, una sintesi della trama, una concisa analisi critica, durata, suggerimenti sull’opportunità di visione per i ragazzi, indicazione grafica sul giudizio della critica (da 1 a 5 stellette) e, unico nel suo genere, sul successo di pubblico (da 1 a 5 pallini). Diversi poi i “rifacimenti”, le correzioni e le aggiunte. A chi ne domanda il motivo, gli autori rispondono: ognuno di noi cambia con il passare degli anni; oltre al contesto storico, sociale, politico, in cui vivono, anche i critici di cinema cambiano. In meglio o in peggio? Soltanto chi ci legge e ci segue può dare un giudizio.

Per informazioni:
www.zanichelli.it


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