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’Il ponte della vergogna’, doc sul Ponte Morandi di Fabio Giovinazzo

Pubblicato il 7 gennaio 2020 da Carlo Dutto


'Il ponte della vergogna', doc sul Ponte Morandi di Fabio Giovinazzo

Segnaliamo un documentario dedicato alla tragedia del Ponte Morandi, un’opera fra documentario e fiction.

Il ponte della vergogna (2019)

Regia: Fabio Giovinazzo; soggetto: Fabio Giovinazzo; sceneggiatura: Fabio Giovinazzo, Marco Tulipano; interpreti: Marco Tulipano, Simona Garbarino, Andrea Benfante, Anna Giarrocco, Raffaele Casagrande, Nicoletta Tanghèri, Ernesto Garibotto, Federica Menini, Fabio Taddi e con le testimonianze di Carlo Barbero, Silvana Brigida, Giorgio Ravera, Carla Siddi, Enzo Siviero, E.M.; fotografia: Fabio Giovinazzo; montaggio: Francesca Ciri Capra; musica: Massimo Sannelli; audio: Stefano Agnini, Alberto Moscone; archivio storico: Marco Paba, Video Voyagers s.n.c.; illustrazioni: Niccolò Pizzorno; produzione: Nerofumo Prods & Actions, Capra Pictures; durata: 61’

Prodotto da Nerofumo Prods & Actions e da Capra Pictures, Il ponte della vergogna è un film che il regista Fabio Giovinazzo ha portato a compimento sui tragici avvenimenti che hanno sconvolto Genova dopo il crollo del ponte Morandi.

Trailer:

Note del regista Fabio Giovinazzo

L’opera cinematografica può essere letta ed interpretata come un vivo esperimento immaginifico se una realtà di un certo tipo non viene presa troppo in considerazione. Come una fiaba o un sogno. Attraverso quest’opera non intendo perdermi in un affare politico o commentare una serie di ipotesi o spingermi ad insegnare qualcosa. Il film rispecchia la mia natura intima e rappresenta una dimensione in cui la gente, se lo desidera, può entrare. Lo spunto narrativo mette in luce componenti diversificati che fanno gioco di squadra. Mi spiego meglio: l’elemento che si perde nella fiction può trovare respiro in un episodio raccontato attraverso uno stile fumettistico, le parole del documentario trovano una fusione interessante con il linguaggio della video arte. La grafica fa il resto, accompagnata da una musica che profuma di senso elettronico. In definitiva, una libertà di espressione a dosi equilibrate, senza conflitti e lotte verso una prevaricazione. Avere fiducia in se stessi cercando di non oltrepassare una specie di frontiera morale. Così facendo le fantasie arrivano e si agganciano l’una all’altra. La storia nasce, prende forma e si sviluppa. Risulta vero, i miei film non di rado aprono alla violenza e alla provocazione ma è il compito di ogni forma d’arte: generare qualcosa.

Biografia

Fabio Giovinazzo si laurea in Lettere e Filosofia dopo aver conseguito la maturità in ambito scientifico. È autore e regista cinematografico, artista e scrittore. La sua espressione creativa tende a seguire un linguaggio estroso, lirico, visionario - non banalmente provocatorio - e

trasgressivo quindi cerca nelle sue opere di dare vita a mondi psicoanalitici e fuori dall’ordinario, sospesi tra sogno e realtà. Ha fondato l’aperiodico d’arte, cultura e informazione ΣΜΙΛΗ/SMILE - giocando sulla sublime ambiguità che tende a rendere unite le parole "lama" in greco e "sorriso" in inglese - che è stato presentato nel 2018 al Festival Internazionale della Poesia.

Filmografia

Kinek ìrod ezt? (2015, 57’); Monologo di Palinuro (2015, 40’); BOB (2017, 78’); L’arte del fauno (2018, 93’); 12 cm di tacco (2019, 33’); L’anima nel ventre (2019, 34’); Il ponte della vergogna (2019, 61’)


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