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Il ragazzo con la bicicletta

Pubblicato il 19 maggio 2011 da Salvatore Salviano Miceli


Il ragazzo con la bicicletta

Pur avendo ben fermo in mente il valore della coppia ed il ricordo di tanti bei film, non ultimo L’Enfant, Palma d’Oro nel 2005, questa volta i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne portano in concorso un film che lascia abbastanza spiazzati.
The Kid with a Bike è assai lontano dai migliori risultati dei due registi belgi. Non che il film sia brutto (altre sono le pellicole a meritare tale considerazione), ma resta una storiella, neanche tra le più originali, che non regala nulla di particolare allo spettatore. Può facilmente iscriversi nel lungo elenco di produzioni firmate Dardenne in cui i rapporti familiari si iscrivono al centro della narrazione ma non possiede né la forza del già citato L’Enfant né la compattezza di titoli quali La Promesse o Le Fils.
Protagonista è Cyril, ragazzino di dodici anni abbandonato dal padre, il cui obiettivo primario è ricongiungersi con il genitore e ritrovare la sua vecchia bicicletta. In una delle sue tante fughe dal centro di accoglienza che lo ospita si imbatte in Samantha (la Cécile De France da poco vista in Hereafter) ed in un amore da cui cerca disperatamente di fuggire.
Pur ben ancorato ad una drammaticità di fondo The Kid with a Bike ha un respiro più lieve rispetto agli ultimi film del duo. L’aver girato nella stagione estiva (novità assoluta per i registi) contribuisce ad avere una luminosità maggiore che, se da un lato funziona da contrasto a causa della serietà di alcune situazioni riportate, dall’altro sottolinea meglio le pur poche pause di leggerezza che passano sullo schermo. La musica, onnipresente, accompagna ogni svolta narrativa. Ciò che si ottiene è un prodotto ben confezionato ma assai scolastico e didascalico. Una operazione, insomma, che non appassiona e che tiene bene alla larga qualsiasi tipo di coinvolgimento.
Se è certamente positivo che i Dardenne non spingano mai sul pedale dell’emotività (merito che si deve riconoscere a buona parte della loro filmografia) il distacco che si viene a creare tra il film e chi lo osserva non facilità certo la visione. Il dubbio, però, tenendo da parte per un attimo la messa in scena, è che sia proprio la storia ad interessare relativamente. Anche il racconto del rapporto, difficile al principio e, almeno così sembra, più sereno verso l’epilogo , tra il bambino e la sua possibile "nuova" madre è distante dal catturare l’attenzione. Il rischio di annoiarsi un po’ è sinceramente da non sottovalutare. Resta il fatto che The Kid with a Bike sia in tutto e per tutto figlio dello stile dei fratelli Dardenne e riuscirà a trovare e convincere il suo pubblico di fedelissimi. C’é chi lo da già tra i favoriti per la Palma. A noi sembra ben più che eccessivo.


CAST & CREDITS

(Le Gamin au Vélo); Regia e sceneggiatura: Jean-Pierre e Luc Dardenne; fotografia: Alain Marcoen; montaggio: Marie-Hélène Dozo; interpreti: Cécile De France (Samantha), Thomas Doret (Cyril), Jérémie Renier (Guy Catoul), Fabrizio Rongione (le libraire), Egon Di Mateo (Wes); produzione: Les Films du Fleuve, Archipel 35, Lucky Red; distribuzione: Lucky Red; Diaphana Distribution; origine: Belgio; durata: 87’


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