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L’ULTIMA ESTATE

Pubblicato il 18 luglio 2003 da Edoardo Zaccagnini


L'ULTIMA ESTATE

La storia è ambientata a Chicago, nel 1976. Racconta l’amicizia tra due bambini. Cattolico il primo, ebreo il secondo. Attorno a loro un paio di affreschi familiari che scorrono lungo le villette a schiera dell’american way of life. Le biciclette scorazzano tra gli isolati, ansiose del primo baseball dell’estate. L’infanzia è garantita dalla normalità di genitori che mettono il proprio lavoro al servizio della comunità. Siamo nell’America del diritto alla felicità, della solidarietà e del pranzo tutti assieme. Quell’America di cartapesta pitturata, cara alla middle class spielberghiana, tollerante e piccolo-sognatrice, silenziosamente eroica e affaccendata. Un’America vista tante volte al cinema. Pete è cattolico, e a sette anni si improvvisa cacciatore di anime: rimedierà così alle sue marachelle e sentirà di aver conquistato il paradiso. Il suo improbabile partner diviene Danny, un ragazzino ebreo malato di leucemia, che Pete tenterà di convertire al cristianesimo. L’amicizia che cresce tra i due ha il carattere della semplicità, e il merito di somigliare ai pomeriggi estivi di tanti bambini, da riempire di meravigliosa fantasia. Ciò fa si che il film non prenda la terribile via del melodramma smielato e si fermi solo alla soglia del commovente. E’ chiaro tuttavia, che in un progetto nel quale si tocchino argomenti come la fede, l’amicizia, la famiglia e la tolleranza, i rischi siano infiniti, le trappole quasi inevitabili. Quella in cui cade Pete Jones (il regista della pellicola), è la più comune: fare un film che scorre aggrappandosi alla varietà dei suoi ingredienti ma che alla fine non ne sviluppa profondamente nessuno. Che sia una storia intensa e appassionante è arbitrario e soggettivo. Che il lavoro sia costruito con competenza e criterio è un dato di fatto. Il film è prodotto dalla LivePlanet di Ben Affleck, Chris Moore e Matt Damon, e si basa su una sceneggiatura scritta per un concorso telematico. L’autore, Pete Jones, ha ottenuto il primo premio ed ha così trasformato in immagini le lettere e la punteggiatura.

[luglio 2003]

regia: Pete Jones, sceneggiatura: Pete Jones fotografia: Devorah Herbert, montaggio: Gregg Featherman, musica: Danny Lux, interpreti: Joseph Middleton,Micelle Morris-Gertz,Amanda Kobli,produzione: LivePlanet, origine: Usa durata: 94’, distribuzione: Buena Vista International Italia

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