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La banda, la banda, la banda (Minnie The Moocher)

Pubblicato il 19 luglio 2012 da Emiliano Paladini


La banda, la banda, la banda (Minnie The Moocher)

Datemi Dio - la realizzazione del sogno di Garcia, dei Grateful Dead, del movimento artistico californiano, con le dovute risonanze del Pacifico, surf, di Andy Warhol nel suo modello matematico più estremo. La giustezza delle idee di Tim Leary, Feyerabend e di chiunque ci abbia creduto fino in fondo, compreso Vasco Rossi, da Joyce ai Sonic Youth, ai futuristi agli Aya Waska, ai misteri greci grandi e piccoli, primaverili o autunnali, agli egiziani e alla loro magia e di chissà quanta altra gente ancora.
Il sogno della fisica, la nuova vera religione, il nuovo credo, davvero credibile solo per molto ma molto meno di “6 parti su 10 milioni, corrispondente a una probabilità del 99.99994%” - e quindi forse la vera religione per molti risulterebbe ancora più credibile.
Nel frattempo i dati che sono circolati sul bosone di Higgs, la particella che determina la massa, e che quindi in certo senso crea i corpi come Manitù, arrivavano dal Tevatron di Chicago che oramai ha ceduto il passo al CERN, Ginevra, Large Hadron Collider, una pista per scintille di vita eterna di 27 km di tunnel circolare scavato in profondità sul confine tra Svizzera e Francia, col primo giro compiuto con successo il 10 settembre 2008, ma con tutti gli esperimenti fermati il 19 settembre dello stesso anno a causa di un guasto.
Le previsioni del Tevatron di Chicago erano comunque ottimiste sull’esito della conferenza del 4 luglio 2012 al CERN circa l’esistenza del bosone di Higgs, che se non fosse stato trovato avrebbe probabilmente fatto cascare quasi completamente l’impianto della fisica moderna (difficile da credersi davvero questa cosa quà, perchè nessuna dimostrazione dell’inesistenza di Dio ha mai distrutto le religioni del mondo - il bosone di Higgs non dovesse venire fuori per molte applicazioni meccaniche potrebbe anche essere lo stesso).
Il Big Bang - tra le sveglie di The Dark Side Of The Moon c’è il suono del Big Ben, quasi certamente, e dopo On The Run c’è l’urto da cui dovrebbe uscire il segnale del bosone di Higgs e poi ticking away the moments that make up a dull day anche nella versione dub/rasta (Time, Pink Floyd, 1973; Easy Star All Stars, The Dub Side Of The Moon) - ma qui c’è qualcos’altro.
Alla fine James Brown convince John Belushi: non è la banda ma la luce che lo illumina, la luce divina filtrata dal mosaico della vetrata della chiesa.
L’effetto è comunque sinestetico, di luce e suoni, ma James Brown, all’ingresso dei Blues Brothers in chiesa, suggerisce che sia prima l’illuminazione divina a far spalancare gli occhi delle nostre vite e poi le cose umane a vestirsi di luce divina.
Comunque alla fine è stata trovata la particella di Dio, il bosone di Higgs, nato il 4 luglio. E’ stato lui dunque a creare i corpi dalla luce eterna, Efesto, a lavorarli dal fuoco della luce celeste. Probabilmente in pochi se lo immaginavano così, ma c’è. Dio c’è. E da Born In The USA in avanti c’era proprio da aspettarselo.
Questa è la realtà del sogno della fisica; il sogno della ricerca anni venti/trenta realizzatosi con la dimostrazione lampante dell’esistenza di Dio, del Dio che progetta la frontiera e costruisce la ferrovia (F. De Gregori, 1976).
Probabilmente c’è ancora da cercare; e il bosone di Higgs, la cui esistenza è stata oggi confermata, quella banda luminosa il cui segnale si è cercato a lungo, di Dio è solo la luce divina come scritto tra le pagine sacre della musica afroamericana degli anni della Nuova Fisica, come contemplato nel Tempio della Musica del 900 e dal suo sogno nell’ Era del Cotton Club - Tu hai visto la luce? Si, si, Gesù Cristo ha compiuto il miracolo. Io ho visto la luce. E ora finalmente la New Age di Lou Reed ha così un senso del tutto compiuto (http://www.gruppoeratostene.com/art...; borborigmi.org; cern.ch. Si consideri inoltre che in occasione dei cento anni della Universal, dei 30 dalla scomparsa di John Belushi e dei sessanta compiuti da Dan Aykroyd, il 20 e il 21 giugno 2012 è tornato al cinema The Blues Brothers, John Landis, 1980).


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