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La cuoca del presidente

Pubblicato il 6 marzo 2013 da Agostino Devastato
VOTO:


La cuoca del presidente

Hortense Laborie è un rinomata cuoca della campagna francese. Con sua grande sorpresa viene convocata al palazzo dell’Eliseo per occuparsi della cucina personale del presidente della Repubblica, all’epoca era il socialista Mitterand. La storia è tratta dalla vicenda reale della cuoca Danièle Delpeuch, cuoca personale del presidente negli anni ’80, prima donna ad entrare da protagonista nelle segrete cucine del palazzo dell’Eliseo, oltre ad essere una cuoca venuta “dell’esterno” del palazzo, cosa che creò diversi malumori tra i titolari della cucina centrale, come il film di Christian Vincen ci mostra.

Le prime immagini de La cuoca del presidente risultano abbastanza fuorvianti, in quanto ci troviamo in mezzo ad un tempestoso mare, a 12000 Km dalla Francia, su una nave insieme ad una giornalista Australiana che cerca di girare un documentario sulle isole dell’Oceano Antartico. Hortense, la cuoca della spedizione, viene presentata come una donna antipatica, riservata e che non ha nessuna voglia di raccontare la sua storia. Il film infatti si sviluppa seguendo una struttura narrativa di andirivieni tra i due periodi diversi, quello relativo all’esperienza di Hortense all’Eliseo e la sua successiva esperienza in Antartide. Non a caso vengono scelti questi due periodi, così diversi tra di loro, in linea con la straordinaria complessità del personaggio della vera cuoca, Danièle.

Fin dal suo primo ingresso al palazzo dell’Eliseo, Hortense deve affrontare le ampollose cerimonie che il protocollo prevede, e tutte le regole da rispettare, per non parlare delle invidie dei membri, tutti maschi, della cucina centrale, a cui Hortense ha limitato il lavoro. Ma ben presto la cuoca di campagna riesce, con la sua cucina semplice, a conquistare il palato del presidente, desideroso di “ritrovare il gusto delle cose”. L’idillio tra Hortense e il presidente viene però continuamente ostacolato dai giochi di potere culinario che serpeggiano nel palazzo.

La cuoca del presidente è sostanzialmente un film lieve e semplice, forse anche troppo, dove la necessità di confezionare una commedia a tema si sente tutta, e infatti di film “confezionato” si tratta. Il personaggio di Hortense non subisce particolari evoluzioni caratteriali durante l’arco narrativo, dimostrando una mancanza di profondità e un’eccessiva semplicità espositiva. Per tutti i palati.


CAST & CREDITS

(Les Saveurs du Palais); Regia:Christian Vincent; sceneggiatura: Etienne Comar, Christian Vincent; fotografia: Laurent Dailland; montaggio: Monica Coleman; musica: Gabriel Yared;interpreti: Catherine Frot, Jean D’Ormesson; produzione:Armada Films, Vendome Production; distribuzione: Lucky Red; origine: Francia, 2012; durata: 95’


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