X

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicit‡ in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di pi˘ o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Chiudendo questo banner, invece, presti il consenso allíuso di tutti i cookie



La donna della mia vita

Pubblicato il 28 novembre 2010 da Edoardo Zaccagnini


La donna della mia vita

Eccone un’altra, leggemermente più sofisticata di quelle che stanno trionfando al botteghino in questi mesi, ma alla lunga anche meno divertente. L’ultima commedia italiana a caccia di pubblico, La donna della mia vita, non si distacca molto dalla media in fatto di temi: rapporti sentimentali, famiglia, corna, tradimenti, mura domestiche.

E spinge, forse sul successo lungo almeno un anno dell’ultimo Virzì, sulla figura della mamma, in realtà capovolgendo il copione de La prima cosa bella, e trasformando l’amabile Sandrelli di quel film in una matriarca borghese ossessionata dal controllo. Sviluppando poco profondamente il suo personaggio.

Resta il fatto che Figli delle stelle, commedia amara di Lucio Pellegrini, rimane sempre più isolata in quel suo tentativo di parlare del presente dei problemi, e non di quello delle mode e delle tendenze. Che per altro fungono soprattutto da scenografia piazzata dietro al solito argomento (uomini e donne), oppure da condimento per insaporire la tradizionale e innocua ricetta.

E’ così che va, e Luca Lucini, il regista milanese che portò al cinema il Ponte Milvio moccio/scamarciano, già da tempo si è candidato al ruolo di regista di commedie leggere. E’ uno di quelli che sanno come tenere in mano una macchina da presa, e che dell’ambizione autoriale chisseneimporta, così come della weltanschauung, meglio specializzarsi il più possibile nel finalizzare efficaci prodotti di largo consumo. Che più risate scappano alla sala e meglio è, possibilmente con qualche idea in più rispetto al cinepanettone, sia in fatto di forma che di contenuti. Perchè Natale c’è una volta l’anno, ma la missione non è impossibile, visto che bastano qualche situazione meglio congegnata e una robusta ed elegante colonna sonora per far sentire netta la differenza.

E bisogna ammettere che, anche grazie a cast sempre nutriti e di ottimo livello, nonchè a sceneggiatori scaltri oppure bravi (Brizzi, Martani e Bonifacci) i recenti filmetti luciniani, soprattutto Amore bugie & calcetto, avevano dalla loro un’energia comica innegabile e non trascurabile, nonchè un ritmo apprezzabile. Ed è per questo che un pò stupisce l’impianto teatrale di questo ultimissimo film luciniano, nato da un soggetto di Cristina Comencini poi sviluppato da Giulia Calenda e Teresa Ciabatti. Il regista si limita a girare quanto scritto dalle donne, portando a casa un film-etto guardabile che scorre veloce senza provocare particolari turbamenti.

La storia racconta di due fratelloni bonazzi ma assai diversi nel carattere. Il primo è un fedigrafo di natura (un bravo Alessandro Gassman); il secondo è quel maschietto sensibile che solo Argentero (e forse Favino) poteva interpretare. Di mezzo c’è una donna attraente, Valentina Lodovini, già da tempo attrice italiana (bello il mazzacuratiano La giusta ditanza che la vedeva protagonista) ma salita alla ribalta grazie al fortunatissimo Benvenuti al Sud. Sarà la sua intromissione a scatenare movimento nella vita dei due belloni e della famiglia italiana nella quale sono immersi.

E’ sulla bravura degli attori che il film si regge (buona anche la prova del versatile Giorgio Colangeli), il che fa rimpiangere ancora di più la mancanza di una sceneggiatura potente. La speranza è che il mestiere sempre più acquisito aiuti Lucini ad avventurarsi in commedie capaci di resistere nel tempo, ed è lo stesso augurio che rivolgiamo a Fausto Brizzi, un altro a cui non mancano furibizia e talento.


CAST & CREDITS

Regia: Luca Lucini; sceneggiatura: Teresa Ciabatti, Giulia Calenda; fotografia: Alessandro Bolzoni; montaggio:Fabrizio Rossetti; interpreti: Luca Argentero, Alessandro Gassman, Stefania Sandrelli, Valentina Lodovini, Giorgio Colangeli, Sonia Bergamasco; produzione: Cattleya; distribuzione :Universal Pictures


Enregistrer au format PDF