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La Patetica. Tre sgangherati movimenti sulle note di Cechov

Pubblicato il 15 marzo 2015 da Martina Pepe


La Patetica. Tre sgangherati movimenti sulle note di Cechov

In un freddo e dimesso teatro, una compagnia tenta di mettere in scena Il Gabbiano di Cechov. Ma chi sono in realtà gli attori? Null’altro che gli stessi personaggi dell’opera. Abbiamo così una Sasha che si divide tra se stessa nella “normalità” e l’interpretazione di Nina durante le prove, un Trigon alle prese con il ruolo di Treplev e il suo gabbiano fatto di carta di giornale, un’Arkadina annoiata da questa pièce che non la rende protagonista, un maestro elementare di cui tutti si dimenticano il nome, un guardiano alcolizzato e il vero Treplev che si trova qui ad essere il regista dell’opera di cui Cechov lo rese protagonista.
Tra continui litigi, sbronze, nevrosi, invidie, gelosie, Il Gabbiano sembra non poter spiccare il volo. Tutto ciò non e’ altro che il voler non compiere il lavoro per paura di fallire; ogni piccolo ostacolo reale o volutamente creato, sembra l’occasione per mandare tutto all’aria e per evitare quindi di essere ricordati come attori che “avevano del talento, ma sempre meno di altri”. L’apertura della lettera con cui viene comunicato l’annullamento delle recite. dà loro, però, la consapevolezza del proprio fallimento: l’Arkadina inizia ad ubriacarsi ricordando i bei tempi in cui era famosa, Sasha si rassegna cedendo alla corte del povero e penoso maestro e Treplev si suicida.
De Liberato ha avuto un’idea valida nello scrivere questo testo in cui il focus appare subito ben chiaro. I dialoghi, che si intrecciano con il testo di Cechov, non sono mai monotoni né scontati. Il ritmo è sempre sostenuto senza cadute di stile grazie anche alla magistrale interpretazione di questi sei giovani attori, evidenziata soprattutto nella scena in cui svolgono tre dialoghi contemporaneamente senza che vi sia confusione.
L’allestimento essenziale permette comunque di visualizzare gli ambienti in cui si svolgono le azioni. Il fuori scena diventa fondamentale. E’ lì che gli attori mostrano di essere personaggi: essi appaiono immobili, fissi, in attesa che qualcuno li riporti in azione.
Il giudizio non può essere che positivo per la giovane compagnia Marabutti ed è un vero peccato che un lavoro valido e ben interpretato sia stato solo tre giorni in cartellone.


La Patetica. Tre sgangherati movimenti sulle note di Cechov
di Lorenzo De Liberato Regia: Paolo Zaccaria e Lorenzo De Liberato
Interpreti : Benedetta Corà, Fabrizio Milano, Stefano Patti, Chiara Poletti, Mario Russo e Paolo Zaccaria
produzione: Compagnia Marabutti e Associazione Culturale Nahìa
Roma, Carrozzerie n.o.t.. In scena dal 5 al 7 marzo


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