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Le Tate per la regia di Alessandra Panelli

Pubblicato il 18 aprile 2015 da Martina Pepe


Le Tate per la regia di Alessandra Panelli

Roma, Teatro Due. Dopo il successo al Todi Festival del 2013 e in numerosi teatri d’Italia, torna nella Capitale Le Tate, un testo scritto e diretto da Alessandra Panelli. Figlia d’arte e lei stessa autrice, attrice e regista di quest’opera, la Panelli trae spunto da un diario della nonna materna, Etre Maria Valori, e dal risultato di un laboratorio in cui le attrici stesse hanno riversato nel testo i loro ricordi di infanzia.

Si racconta la vita di tre tate a partire dal 1960, della loro estrazione sociale, del perché sono giunte a far questo mestiere e della loro condizione lavorativa. C’è la tata “sindacalista”, che conosce bene i suoi diritti; quella che sa ma non richiede, in attesa che la famiglia le conceda ciò che le spetta e la tata timida, introversa, la quale alla parola "contributi" esclama di non voler nemmeno sentire parlare di quelle “robe lì”.

Non si tratta di un testo politico. Si narra, infatti, di come le tre tate, una sarda, una romana e una ligure, vivano la loro vita nella famiglia presso cui lavorano e di come tutte e tre stravedano per le bimbe a loro affidate, anche se in modo differente. Si parla dei loro sogni, degli anni che passano, dei problemi che le bambine, ormai adolescenti, debbono affrontare e di quelli che le tre donne si trovano davanti dopo la fine della loro mansione. Il tutto recitato con grande bravura dalle attrici che riescono a passare da un ruolo a un altro con abilità. Ognuna di loro interpreta tre figure diverse: la tata, la nonna, la bambina.

Il testo è ben scritto, ritmato, intelligente. La scenografia è vuota, eccezione fatta per le sedie delle tre donne, vestite inoltre allo stesso modo: maglia grigia, pantaloni neri, niente scarpe. Eppure, davanti agli spettatori, compaiono i nove personaggi che animano la scena, gli ambienti delle nobili case, gli spazi aperti (esemplare il momento del pic-nic sotto il fico) ma soprattutto si osserva lo scorrere inesorabile del tempo.

Un ottimo lavoro teatrale , ben rappresentato, assolutamente da non perdere.


(Le Tate); Regia: Alessandra Panelli; drammaturgia: Alessandra Panelli; videografia: Marco Schiavoni; musica: Poulenc, Scarlatti e Mozart interpretate da Marcelle Meyer; interpreti: Barbara Porta, Costanza Castracane, Sofia Diaz; teatro e date spettacolo: Teatro Due dal 9 al 26 aprile


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