Delizioso. Veramente delizioso! The Intern, ormai già noto con il titolo italiano Lo stagista inaspettato, è una vera commedia, divertente e riflessiva, comicamente brillante e seria al tempo stesso, come non se ne vedevano da tempo.

L’abilità della regista Nancy Meyers, non a caso già molto applaudita da critica e pubblico per il suo precedente Tutto può succedere - Something’s Gotta Give del 2003, ha avuto in questo film non solo la capacità di non scadere mai nella banale, ma anche quella di rappresentare una realtà estremamente moderna e geniale, proprio per la sua idea di fondo: l’integrazione veramente profonda tra la vecchia e la nuova generazione, in un campo da sempre esteso alle priorità di tutto il genere umano ovvero quello lavorativo.

Robert De Niro (Ben Whittaker) è un settantenne in pensione che, dopo una vita di lavoro misurato ed efficace in qualità di responsabile di una compagnia dedita alla preparazione e alle stampe di elenchi telefonici, cerca adesso di riempire le sue giornate con diverse attività, dal giardinaggio allo yoga, dalle passeggiate per Brooklyn alle ormai ripetitive conversazioni con i suoi coetanei; il fine è sentirsi ancora vivo dopo la morte della sua amatissima moglie Molly. Quando in un giorno apparentemente qualsiasi trova affisso ad un cartellone pubblicitario il volantino di ricerca di “stagisti senior” presso una nota casa di moda online, dice tra sé e sé che forse è arrivato il momento di rimettersi in carreggiata e decide di provare a candidarsi inviando un video di autopresentazione. Ben non solo viene scelto, ma per di più diventa presto il punto di riferimento di tutto l’ufficio, indipendentemente da età, sesso e difficoltà di relazioni interpersonali di ognuno dei dipendenti dell’azienda. Il vero scoglio consisterà proprio nell’affrontare Jules (Anne Hathaway), la grande capa della struttura, che appare come una vera e propria roccia e che, in realtà, svelerà presto tutta la sua umana e più che comprensibile debolezza…

La scelta del cast in Lo stagista inaspettato è accurata: da Robert De Niro, insuperabile maestro dell’arte recitativa, a Anne Hathaway, già perfettamente calata in un ruolo simile a quest’ultimo nel suo precedente film Il diavolo veste Prada (The Devil Wears Prada, David Frankel, 2006); da Rene Russo (esplosa nel mondo del cinema già nel lontano 1993 con il film Nel centro del mirino, per la regia di Wolfgang Petersen, accanto a Clint Eastwood e John Malkovich) a tutti i vari giovani attori (Adam DeVine, alias Jason, Anders Holm alias Matt, e altri ancora…) che non solo ben si adattano ad alcuni tipici stereotipi americani – si pensi al caso di Zack Pearlman, notevole attore comico emergente che calza a pennello nel ruolo del grassone simpaticissimo - ma ben si muovono, anche, some spalle destre di De Niro, rendendo ancora più effervescente la verve del film tutta giocata sui contrasti generazionali tra la vecchia e la nuova guardia.

Lo stagista inaspettato è dunque da non perdere; e se la proposta degli stagisti senior fosse presa più sul serio diventerebbe non solo il modo per ridere di gusto dando una svolta piacevole a qualsiasi serata, ma per di più il trampolino di lancio da cui poter far partire una vera e sensata rivalutazione in chiave professionale e sociale – almeno per il mondo americano, dove tutto ruota intorno al raggiungimento del cosiddetto “American Dream” in giovanissima età – dell’esperienza Over 65.