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Loving Vincent

Pubblicato il 19 ottobre 2017 da Sarah Mataloni
VOTO:


Loving Vincent

Loving Vincent, film realizzato grazie al lavoro minuzioso di oltre 100 artisti rappresenta una riuscitissima e originale unione tra Arte e cinema.
Scritto e diretto da Dorota Kobiela e Hugh Welchman, l’ambizioso lungometraggio è interamente dipinto su tela e ha l’intento di svelare, passo dopo passo, attraverso i suoi dipinti e i suoi scritti, la personalità poliedrica di Vicent van Gogh, la cui immagine è stata spesso travisata e forse mai colta pienamente.
Il viaggio alla scoperta del vero “Vincent” ha inizio con un pretesto apparentemente banale: ad un anno dalla morte del pittore olandese, il giovane Armand Roulin, riceve da suo padre una lettera da consegnare a mano a Theo van Gogh, fratello del pittore da poco scomparso.
A Parigi però, non c’è traccia di Theo, e la tortuosa e complicata ricerca, porta Armand nel villaggio di Auvers-sur-Oise, punto di incontro di luoghi e persone molto vicini a Vincent nelle ultime settimane della sua vita.

L’esplorazione di autoritratti, ritratti, opere note (Notte Stellata, Caffè di notte, ad esempio) svela naturalmente al giovane protagonista l’intreccio di persone legate a Vincent e mostra i luoghi per lui più significativi: l’amico e dott. Paul Gachet, Adeline Ravoux, la modesta e allegra locanda dei Ravoux, dove Vincent morì nel luglio del 1890, la casa gialla, il campo di grano, e molte altre immagini care all’artista.
Il risultato del lungometraggio è molto fluido e ogni singolo fotogramma, appare dinamico e in grado di coinvolgere generando un grande impatto visivo, capace di catalizzare l’attenzione dello spettatore.
Tra i dipinti animati dal Painting Design Team, che ha saputo re-interpretare le opere dell’artista in modo efficace e molto vivo e i dettagli rivelati dai personaggi chiave della vicenda, viene fuori un ritratto di Vincent lontano dalle classificazioni dell”artista” che il tempo spesso opera: l’anima del pittore olandese si svela dai suoi scritti e viene fuori anche l’uomo, non solo l’artista nella sua genialità e follia.
Loving Vincent risulta quindi un prodotto di grande impatto visivo, che stupisce e al tempo stesso incanta lo spettatore ma la narrazione lascia dettagli e protagonisti della vicenda sullo sfondo, quasi fossero una cornice delle bellissime immagini create.
Un maginfico lavoro tecnico, di grande effetto, ma rimane un alone di mistero non solo sulla morte del pittore, ma anche sul rapporto di quest’ultimo con i singoli personaggi chiave della vicenda.
Come tasselli di una minuziosa indagine che lentamente si costruisce, alcuni particolari, alcuni volti, molti luoghi dell’intreccio sono accennati senza poi essere approfonditi.
Forse l’intento era proprio quello di non scavare minuziosamente nei dettagli lasciando allo spettatore la possibilità di ipotizzare possibili scenari/ rapporti e puntando invece sulla “verità” che viene fuori da Vincent nei suoi ultimi scritti

“Non possiamo che parlare con i nostri dipinti”.


CAST & CREDITS

Loving Vincent; Regia: Dorota Kobiela, Hugh Welchman ; sceneggiatura:Dorota Kobiela, Hugh Welchman, Jacek Dehnel ; fotografia: Tristan Oliver, Lukasz Zal; musica: Clint Mansell interpreti: Douglas Booth, Jerome Flynn, Robert Gulaczyk, Josh Burdett, Holly Earl,Chris O’Dowd, John Sessions, Helen McCrory, Eleanor Tomlinson, Aidan Turner, Saoirse Ronan; produzione: BreakThru Productions, Silver Reel, Trademark Film; origine: Gran Bretagna, Polonia, 2016; durata: 95’


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