M’ama non m’ama è un’opera prima , e si vede. Lo spunto è una storia che sfrutta, in modo peraltro maldestro, gli espedienti “alla Amélie” tra i più replicabili, che la sua protagonista dovrebbe evocare con la sua sola presenza: come l’innamoramento per uno sconosciuto, i messaggi cifrati mandati di nascosto, etc. A sostenere tutta questa patinata confezione c’è una trama davvero troppo debole, a volte incoerente e a tratti addirittura grottesca. Quella che all’inizio appare una commedia sentimentale pure delle più scontate e inconsistenti si trasforma senza preavviso nella storia patetica di una follia amorosa: il passaggio tra i piani è troppo stridente per non risentirne negativamente, i raccordi sono semplicistici se non pretestuosi, la sceneggiatura inutilmente melodrammatica impoverisce la trama fino ai limiti del meccanico. Se non bastasse, a metà del film, in modo affatto hitchcockiano e veramente troppo didascalico, la regista sente il bisogno di ripetere l’intero racconto mostrando un punto di vista fino allora apparentemente nascosto, ma in realtà più prevedibile di un lieto fine hollywoodiano. A partire da questo momento la trama precipita in un pessimo noir, e lo spettatore probabilmente scivola nella poltrona, fino ad un finale irrisolto che lascia a bocca asciutta e deluso anche chi non si aspettava altro che una sana, disimpegnata commedia sentimentale.

[ottobre 2002]

(Á la folie ... pas du tout) regia: Laetitia Colombani sceneggiatura: Laetitia Colombani fotografia: Pierre Aim montaggio: Véronique Parnet musica: Jérôme Coullet interpreti: Audrey Tautou, Serge le Bihan, Isabelle Carré produzione: Charles Gassot, TF1 Films Productions, TPS cinéma , Téléma origine: Francia 2001 durata: 95’ distribuzione: BIM web info: www.bimfilm.com/mamanonm