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"Mamma li turchi"

Pubblicato il 6 novembre 2013 da Francesca Polici


"Mamma li turchi"

Giunto ormai alla sua terza edizione, ritorna nella capitale dal 26 al 29 novembre Il Film Festival Turco di Roma.
Grazie all’organizzazione di SRP Istanbul, la presidenza onoraria dell’acclamatissimo Ferzan Özpetek, ed il patrocinio del Ministero della Cultura e del Turismo della Turchia e dell’Ambasciata di Roma, Il Festival del Cinema Turco diventa un appuntamento annuale e imprescindibile, pronto ad accogliere sempre più spettatori. Proprio per questo, dopo l’enorme successo dello scorso anno, il Festival per la nuova edizione ha deciso di spostarsi dalla Casa del Cinema di Villa Borghese allo storico Cinema Barberini di Roma.
Ad aprire questa edizione è Soğuk (Il freddo), attesissimo esordio dietro la macchina da presa di Uğur Yücel.
Soğuk è la storia di tre sorelle russe che lavorando in un night club nella periferia di Kars, attirano l’attenzione di due uomini, anche loro uniti da un legame di sangue. Due fratelli enormemente differenti fra loro, dietro cui si cela un’ambiguità inquietante. A fare da sfondo a questo thriller è un’oscura Kars, importante città di frontiera della Turchia, che nel suo freddo clima invernale nasconde scorci pericolosi e privi di speranza. Già proiettato a Berlino e premiato come miglior film nella sezione Parallels and Encounters al Festival Europeo di Paliç in Serbia, l’opera si appresta ad incontrare il pubblico italiano prima della sua imminente uscita nelle sale turche.
Ad aggiudicarsi il premio onorario è Yılmaz Güney, più comunemente conosciuto dai cinefili e dagli appassionati come il “re brutto” del cinema turco, per la particolarità dell’impianto estetico adottato in tutti i suoi film. A ricordarlo è proprio il presidente Özpetek: “Sono felice che il premio sia dedicato proprio a lui. Ricordo quando ero piccolo con quanta emozione tutti aspettavano i suoi film, era una persona che senza volerlo creava evento”. Commoventi le parole della moglie Fatoş Güney, a cui verrà consegnato il premio, che ricorda la grandezza dell’uomo prima ancora che del cineasta, la cui estenuante lotta politica gli costò la vita ed anni di reclusione.
Ma se in Turchia ancora oggi i film del maestro non vengono proiettati, questi popolano la sezione In memoriam, in cui saranno presenti: Arkadaş (L’amico), Umut (La speranza) e Sürü (Il gregge) premiato nel 1979 come miglior film al Festival di Locarno.
Nella sezione Arrivano con i loro film, troviamo invece due esordienti: Belmin Söylemez con Şimdiki zaman (Il tempo presente) e Deniz Akçay con Köksüz (Senza radici). Saranno presenti anche due commedie nella sezione Così ridono i turchi, con Eyvah Eyvah II (Ahimè ahimè II) di Hakan Algül e Hükümet Kadın (La Signora Governo) di Sermiyan Midyat e Demet Akbağ.
La quarta ed ultima sezione è invece data da soli cortometraggi, per un totale di quindici film in tutto il Festival. Per consultare il programma e ricevere maggiori informazioni, è possibile visitare il sito www.filmfestivalturcodiroma.org


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