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Maschi contro femmine

Pubblicato il 29 ottobre 2010 da Edoardo Zaccagnini


Maschi contro femmine

Autunno 2010, cinque commedie italiane. Tre valide, una così e così (La passione di Mazzacurati) e una bocciata, senza dubbio alcuno: Sharm el Sheikh di Ugo Fabrizio Giordani. Che poco fa per evitare l’imitazione autunnale del cine-panettone. E visto che non è Natale la gente se ne accorge, per fortuna. Allora fischi, soprattutto silenzio e poco pubblico.

Delle tre valide, Benvenuti al Sud, Figli delle stelle, Maschi contro femmine, quest’ultima uscita insolitamente di mercoledì, una sola, la seconda, si annuvola di amarezza ed ha il coraggio di deformare il "peggio" presente che abbiamo. Quello sociale e politico, per definizione delicato e problematico. Denunciandolo attraverso un bel mucchio di risate sgambettate dalla tristezza, e dalla riflessione.
Dirige Lucio Pellegrini, qui al suo miglior film, ed è una bella sorpresa.

Le altre due commedie, firmate da Luca Miniero, la prima, e da Fausto Brizzi, la terza, si "accontentano", si fa per dire, di radunare fiumi di pubblico e di divertirlo obbligandolo al passaparola, nonchè ottenendo il rispetto di chi ama il buon cinema e registrando, senza starlo troppo a deformare, il "meglio" presente del nostro paese. Quello dell’ "innocuo" costume nazionale, dell’eterna divisione culturale italiana aggiornata al presente, Benvenuti al Sud, e dello stile di vita e dei rapporti di coppia contemporanei, Maschi contro Femmine. Che mentre rimangono sempre uguali (corna, bugie, calde amanti, nuove passioni, maschi fallici e segreti con gli amici) cambiano e descrivono i movimenti in atto nel paese. Cinema specchio contro cinema simulacro, è una vecchia storia, ormai. La brillantezza, la scorrevolezza, le buone idee, i bravi attori in personaggi simpatici, leggeri quanto vuoi e stereotipati quanto vuoi, ma anche somiglianti al vero, la capacità di far sorridere, o addirittura ridere, la registrazione scolastica del tempo che passa, bastano per rendere "buona" una commedia cinematografica nazionale? Una commedia all’italiana è necessariamente meglio di una buona commedia italiana? Oggi la storia del cinema italiano dice che da noi c’è solo un regista che si rifa ad Age e Scarpelli e alla vecchia tradizione, che ama una commedia sociale sporca di realtà ed umanità. E’ Paolo Virzì, più altri autori, sporadicamente, vedi Pellegrini oggi e Zanasi un pò di tempo fa, che propongono un modello di commedia sociale virata secondo un loro stile. Poi ci sono quelli, la maggior parte, la nuova tradizione, che pigliano il presente e lo copiano e lo incollano dopo averlo renderizzato con l’effetto comico. Veronesi, Miniero, tanti altri, e Fausto Brizzi, appunto, forse il migliore della sua categoria. Perchè è furbo, si sa, ma è anche bravo. Perchè costruisce i suoi prodotti commerciali, che raggiungono puntualmentre il loro obiettivo, con brio, ritmo ed una scaltra combinazione di gag divertenti situazioni verosimili, steretopi che sanno fare breccia sul pubblico. Se dai suoi film la parolaccia non è del tutto bandita, il suo uso è discreto, e ben inserito, quasi nascosto, in dialoghi brillanti e battute in qualche caso esilaranti, non solo per i palati più distratti e male abituati. Le sceneggiature dei suoi film, scritte sempre insieme a Marco Martani e Massimiliano Bruno, camminano spedite e non arrivano mai al capitombolo che ti fa gridare, soddisfatto e cattivo, alla farsa.
Brizzi è furbo, e intelligente. Sveglio, svelto, pacato e bravo. Perchè, attento alle dosi e alle sfumature, sa inserire la gag nella situazione, ed il presente nel classico. E sa farlo con apprezzabile gusto narrativo, che è poi ciò che fa la differenza rispetto ad altri suoi colleghi. In Maschi contro femmine, accanto alle schiere di uomini e donne che si urlano "noi siamo meglio di voi", c’è un’omosessualità in via di normalizzazione, c’è il problema del sesso per le coppie che hanno da poco avuto un bambino, o le difficoltà che può vivere una donna di cinquant’anni oggi, in questi anni di tette e culi perfetti e tostissimi, sparati ovunque su chiunque. Tutto questo c’è anche nei "manuali d’amore", si, ma qui è scritto meglio, ed a proposito va ricordato come tra gli sceneggiatori di Brizzi ci sia per la prima volta una donna, la scrittrice e blogger Pulsatilla. Il regista di Notte di prima degli esami è giunto, con quest’ultimo, come al solito un’opera corale, al suo quarto film. Anzi no, al quinto. Già, perchè la particolarità di questo Maschi contro femmine, distribuito da 01 in 600 copie, che pensiamo avrà molto successo al botteghino, è quella di essere stato girato in contemporanea col suo sequel, o forse semplicemente col suo contro film. Intitolato Femmine contro maschi, in uscita a Febbraio e distribuito non più da 01 ma da Medusa. Che probabilmente camminerà con lo stesso vento in poppa del film che lo precede, perchè alla ricchezza di cast, potente in entrambi i film il numero di volti noti che recitano, si abbinano vicende accattivanti e gustose.
Brillantezza, scorrevolezza, idee, politica zero, ovviamente, e zero problemi sociali, è questo il segreto di Fausto Brizzi. Che con Maschi contro femmine costruisce un film per tutti, una commedia che fa ridere, ricca di bravi attori comici italiani. Ad un regista si deve chiedere di fare bene ciò che quel regista sa fare, e Fausto Brizzi, ancora entusiasta del suo mestiere, ci regala un film colorato, dinamico e simpatico. Se poi un giorno decidesse di passare all’altra commedia, quella attenta all’altro presente, beh, allora saremmo ancora più felici. Parecchio di più.


CAST & CREDITS

Regia: Fausto Brizzi; Sceneggiatura: Fausto Brizzi, Marco Martani, Massimiliano Bruno, Pulsatilla; Fotografia: Marcello Montarsi; Musiche: Bruno Zambrini; La canzone "Maschi contro femmine" è di Francesco Baccini; Montaggio: Luciana Pandolfelli; Interpreti: Paola Cortellesi Fabio De Luigi Sarah Felberbaum Francesca, Chiara Francini Lucia Ocone Francesco Pannofino Vittorio Alessandro Preziosi Paolo Ruffini Carla Signoris Nicoletta, Nicolas Vaporidis Giorgia Würth, Claudio Bisio, Nancy Brilli Giuseppe Cederna, Luciana Littizzetto, Emilio Solfrizzi; Produzione: Federica Lucisano; Distribuzione: 01 distribution


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