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Mostra di Luisa Mazzone - Monterotondo

Pubblicato il 15 dicembre 2011 da Simone Isola


Mostra di Luisa Mazzone - Monterotondo

La libreria Mondadori di Monterotondo ospita dal 30 dicembre una mostra espositiva dei disegni e bozzetti della giovane scenografa Luisa Mazzone. Diplomata in Scenografia, Arredamento, Costume presso il Centro Sperimentale di Cinematografia con sede a Roma, seguita dallo scenografo Andrea Crisanti e dal costumista Piero Tosi, Luisa Mazzone ha approfondito negli anni le tecniche del disegno attraverso la progettazione di costumi e scenografie, ampliando così le sue conoscenze in campo cinematografico e iniziando a ricercare materiale utile alla progettazione e contestualizzazione filmica.

L’esposizione riguarda disegni, bozzetti e progetti funzionali dei seguenti film e rappresentazioni teatrali: Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek, Segreti Rimozioni Reticenze di G.Bongioanni, I vestiti nuovi dell’Imperatore di A.Taylor, progetti di ambientazione futuristica per il cortometraggio Faleda, scritto da Andrea Crisanti, i bozzetti teatrali per il Riccardo III e La Tempesta di Sheakspeare, Petruska di Sergej Diaghilev, Marionette Che Passione di Rosso Di San Secondo, Bagni Pancaldi di Aldo Palazzeschi, la progettazione di una piazzetta romana del XVII secolo.

L’esposizione intende trasmettere il lavoro di ricerca che precede sempre la realizzazione filmica, esponendo prevalentemente bozzetti eseguiti a matita. Per i disegni di maggiori dimensioni, che richiedevano un accurato studio del dettaglio, l’autrice ha lavorato con l’ausilio dei pastelli e della computer grafica.

Come si potrà desumere dalle opere esposte, esistono due precise fasi di lavoro scenografico: la prima, incentrata esclusivamente sulla creatività, punta a cogliere i cardini sui quali il regista intende costruire lo spazio della narrazione. E’ in questo momento che nasce la visione scenografica nella sua interezza. Ogni disegno esposto nasce dallo studio e dall’interpretazione di un copione, dal quale si acquisiscono gli elementi utili ad inquadrare il racconto dal punto di vista storico e culturale. Nei bozzetti esposti, che rappresentano la fase successiva ai disegni iniziali, si ricerca la perfezione del segno e del dettaglio, aggiungendo quei colori che maggiormente caratterizzino l’epoca. Solo andando oltre la fedeltà storica, interpretando la realta e arricchendo la visione del film con elementi scenografici, si rende più credibile un ambiente o una ricostruzione, che guadagnerà così in veridicità. Seguendo le indicazioni del regista per la progettazione degli spazi più appropriati al contesto storico, lo scenografo si immerge completamente nella sceneggiatura, diventando così cittadino dell’epoca o personaggio del mondo fantastico che deve rappresentare.

Per info:

luisamazzone@tiscali.it

http://mazzone.carbonmade.com/



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