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North Corean cinema a Firenze

Pubblicato il 16 febbraio 2008 da Donato Guida


North Corean cinema a Firenze

Per la prima volta in Italia arriva una rassegna interamente dedicata al cinema della Repubblica Democratica Popolare di Corea (Corea del Nord). Un’occasione per addentrarsi in un mondo sconosciuto, apparentemente spoglio di attività culturali, ma fiorente di una vera e propria industria cinematografica.

La rassegna si propone come una panoramica conoscitiva e rappresentativa sulla cinematografia della Nord Corea. Le pellicole selezionate cercano di offrire un ventaglio storico e tematico che documenta nel modo più variegato e comprensivo le principali tendenze della tradizione filmica nordcoreana. Nel dettaglio, la selezione propone una ricognizione sulle tematiche ricorrenti di una produzione inevitabilmente politicizzata e ideologica che richiede una precisa contestualizzazione critico-storica al fine di non incorrere in facili abbagli sia di pregiudizio estetico, sia di manipolazione propagandistica.

I titoli in programma sono i seguenti: Flower girl, La storia di CHun-hyang, Bellflower, A schoolgirl’s diary.

In programma anche la mostra ‘Il Paese eremita: arte di oggi della Repubblica Popolare Democratica di Corea’. Le opere esposte sono state tutte eseguite da artisti del Mansudae Art Studio di Pyongyang, la capitale della Nord Corea. Il Mansudae Art Studio é suddiviso in tredici gruppi creativi, sette stabilimenti di produzione e oltre cinquanta reparti per l’approvvigionamento dei materiali. Il gruppo creativo più importante é quello del Korean Painting, la tradizionale pittura a inchiostro su carta, che conta circa 150 artisti. Gli altri gruppi sono pittura ad olio, scultura, xilografia, poster, jewel painting.La mostra é stata possibile realizzare grazie alla collaborazione di Pier Luigi Cecioni e di Eugenio Cecioni.

Alla due giorni di Festival anche un’anteprima della mostra fotografica ‘Corea: un viaggio impossibile?’ di Alessandro Belgiojoso. Le fotografie illustrano la realtà della Corea contemporanea, ultimo residuo della divisione del mondo in due blocchi contrapposti. Le fotografie, uniscono nella rappresentazione fotografica le due Coree, del Nord e del Sud, e tracciano il percorso di un viaggio oggi impossibile dissolvendo la linea di confine che sopravvive lungo il 38° parallelo. La mostra è un anteprima all’esposizione che si realizzerà il prossimo anno a Marzo durante il Korea Film Fest, festival cinematografico dedicato alla produzione sudcoreana.

1) Flower Girl (Kotpanun chonio)
Regia: Park Hak e Choi Ik-gyu
Durata : 127 min.
Lingua: Coreano
Sottotitoli: Italiano, Francese
Genere: Drammatico Patriotico
Corea del Nord : 1972

Questo film è un grande classico del cinema coreano del Nord. Narra la storia di una famiglia di servitori sfruttati da coreani ricchi sotto l’occupazione giapponese (all’inizio del secolo). La piccola fioraia finirà per ribellarsi contro tanta oppressione e si unirà alla resistenza coreana che lotta sia contro l’aristocrazia che contro i militari nipponici. Questo film storico, del 1972, è un adattamento di un’opera teatrale degli anni 30. Ha riscosso molto successo nei festival dei paesi socialisti durante gli anni 70.

Il regista Choi Ik-gyu è stato un punto di riferimento per il cinema nord-coreano degli anni 70, grazie soprattutto ad uno dei suoi film più celebri : Sea of Blood (Pibada, 1969)

2) La storia di Chun-hyang (Chunhyangjeon)
Regia : Yu Won-jun e Yun Ryong-gyu
Durata 1a parte: 1’ 10”
Durata 2a parte: 1’ 18”
Lingua: Coreano
Sottotitoli: Italiano, Francese
Genere: Storico Drammatico
Corea del Nord: 1980

2 Episodi

La storia di Chun-hyang è un racconto tradizionale molto antico più volte adattato per il cinema in Corea. Una ragazza nata da un aristocratico e da una kisaeng (concubina coreana) vive una storia d’amore impossibile con un giovane aristocratico. Come in Romeo e Giulietta, le barriere sociali e morali della società dell’epoca trasformeranno l’amore in tragedia. La versione nord-coreana di questo racconto dalle molteplici letture, con la sua moralizzazione di scenografia e costumi, sottolinea le differenze di classe e le disuguaglianze che ne derivano.

3) Bellflower (Dorajikkot)
Regia : Jo Kyeong-sun
Durata: 1’ 23”
Lingua: Coreano
Sottotitoli: Italiano, Francese
Genere: Drammatico Propagandistico
Corea del Nord : 1987

Questo film mette in scena una donna modello che sacrifica il suo amore per diventare un’eroina della dura vita quotidiana del paese. Il suo fidanzato, un giovane architetto ambizioso ma poco scrupoloso nei confronti dell’avvenire della provincia rurale da cui proviene, desidera partire per la capitale. La ragazza, anch’ella rivolta ad un futuro di successo come dirigente, cosciente della desertificazione della sua regione, si vede costretta a fare una scelta crudele.

4) A schoolgirl’s diary (Han nyeohaksaengeui ilgi) 2 Episodi.
Regia : JANG In-hak
Durata : 94 min
Lingua: Coreano
Sottotitoli: Italiano, Inglese
Genere: Drammatico
Corea del Nord : 2006

Il film ha partecipato nel 2007 al Festival di Cannes. Su-ryeon, studentessa, deve far fronte ad un padre scienziato assorbito dalle sue ricerche e ad una madre interamente votata a suo marito. Dopo aver giurato di non ripetere gli "errori" dei genitori, Su-ryeon finirà per mostrarsi comprensiva nei loro confronti e sceglierà, anche lei, di consacrare la sua vita alla ricerca.


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