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Alla Casa del Cinema di Roma, la rassegna ITALIA DOC 2016 a cura di Maurizio Di Rienzo

Pubblicato il 27 gennaio 2016 da Carlo Dutto


Alla Casa del Cinema di Roma, la rassegna ITALIA DOC 2016 a cura di Maurizio Di Rienzo

Al via la nuova edizione, sempre appassionante, intrigante e interessante della rassegna Italia Doc alla Casa del Cinema di Roma, sempre frutto dell’abile e appassionante, intrigante e interessante scelta di Maurizio Di Rienzo. Ogni documentario viene replicato sabato o domenica sempre alle ore 18. Di seguito il programma completo!

Martedì 26 gennaio h18
L’INFINITA FABBRICA DEL DUOMO di Massimo D’ANOLFI&Marti PARENTI 74’
Attraverso una prospettiva poetica e dal forte impatto visivo, il film segue le fasi e i lavori che la conservazione del Duomo richiede: dall’estrazione del marmo, al cantiere marmisti, all’Archivio storico, alla Cattedrale stessa. Una costante concentrazione di attività filmata alla luce della sacralità di un monumento che vive di tempi, ritmi, calendari, che trascendono il lavoro umano, e che assume nuovo valore simbolico.

Venerdì 29 Gennaio h18
DUSTUR di Marco SANTARELLI 74’
Nella biblioteca del carcere di Bologna, detenuti musulmani partecipano a un corso organizzato da insegnanti (spicca un gesuita poliglotta) e da volontari sulla Costituzione italiana relazionata ai principi base del Corano. Un arabo in attesa del fine pena ragiona su «inverni e primavere» della libertà. Viaggio dentro/fuori luoghi e anime per raccontare illusione e speranza. Regia analitica a giusta distanza dai grandi temi e dai piccoli eventi.

Martedì 2 Febbraio h18
L’ESERCITO PIU’ PICCOLO DEL MONDO di Gianfranco PANNONE 80’
La Guardia Svizzera al tempo di Papa Francesco. Leo e René, un guardaboschi e uno studente di teologia dell’Argovia hanno deciso di fare parte del corpo Pontificio nato nell’epoca di Giulio II. Leo è un ragazzo semplice, René un intellettuale cattolico che vuol capire cosa significa indossare un abito del ‘500 ai nostri giorni e vivere in un anacronistico corpo militare, ora in rapporto a una figura “rivoluzionaria” come quella di Bergoglio. Immagini e ritualità inedite in un lavoro originale e ben calibrato.

Spazio quindi a 5 documentari premiati ai Nastri d’Argento docu 2015 (cerimonia a metà febbraio) : giovedì 4 febbraio – martedì 9 febbraio – giovedì 11 febbraio – martedì 16 febbraio – martedì 23 febbraio

Martedì 8 Marzo h18
SBAGLIATE di Daria MENOZZI&Elisabetta PANDIMIGLIO 67’
Davanti a una tavola, sul divano, al salone di bellezza, Cristina Ivana Carla Valeria e altre raccontano. La comune scelta di non essere madri che, secondo il pensiero comune, le rende sbagliate. Si scambiano segreti mai rivelati, nasce una riflessione collettiva di consapevolezza, anche politica. Durante tre anni di riprese, piccole e grandi novità, sconvolgimenti. Autoprodotto con sensibilità non retorica e con intelligenza.

h19.15
STATO INTERESSANTE di Alessandra BRUNO 60’
Un figlio, desiderarlo, temerne l’arrivo, sentire il tempo che passa e non sapere quale decisione prendere. Coppie, donne sole, vite diverse ma gli stessi dubbi e interrogativi. Viaggio nella maternità attesa, rifiutata, troppo a lungo rimandata. Di maternità si parla nella coppia, con amici, medici e parenti. Ne parlano anche gli uomini, rivelando uno spettro di emozioni e desideri fino ad oggi taciuti. Un documentario su domande fra le

Martedì 15 Marzo h18
UOMINI PROIBITI di Angelita FIORE 75’
Storie di preti sposatisi che rinunciano ai privilegi sacerdotali per avere una famiglia. Storia anche di donne che si innamorano di un prete non ancora pronto a spogliarsi della tonaca, con il quale dividono privazioni, silenzio, segretezza. Storie raccontate di amore, sublime oltre che terreno ma che porta anche a sofferenza, insicurezza, inconcludenza. Film che entra nel pieno di un dilemma attualissimo con capacità narrativa e senza faziosità.

Martedì 22 Marzo h18
SPONDE di Irene DIONISIO 60’
Due storie di pietà e virtù civile su sponde opposte del Mediterraneo, attraverso il rapporto epistolare tra un postino e intellettuale di Zarzis in Tunisia, e un operatore cimiteriale in pensione di Lampedusa. Cercando materiali per il suo Museo della Memoria del Mare, Mohsen trova un corpo al quale decide di dare degna sepoltura. A Lampedusa, Vincenzo cura tombe di sconosciuti che ha seppellito anni prima. Mentre si acuiscono le tragedie in mare, ecco un dialogo possibile che si confronta con drammi attuali.

h19
NAPOLISLAM di Ernesto PAGANO 75’
Testimonianze di napoletani convertiti all’Islam, scelte più che di fede religiosa attraversano le famiglie. Inquadrate con toni rispettosi e spiritosi. Un ex disoccupato organizzato ha abbracciato l’Islam perché deluso dalle ideologie trovandovi fonte di giustizia. Madre perplessa e figlia convertita, fidanzata con un arabo, dialogano intensamente ma pacatamente. Tassista tunisino spiega che Dio ha cento nomi, non è materiale ma è ovunque sia il bene. Per altri l’Islam è come pietra incandescente che può scottarti. Film controverso per la sua immediatezza visiva e concettuale, film importante.

Martedì 29 Marzo h 18
VINCENZO DA CROSIA di Fabio MOLLO 82’ h18
Il 23 maggio 1987 Vincenzo, un ragazzino di quattordici anni di Crosia in Calabria, vede in una chiesa abbandonata una statua della Madonna lacrimare. All’inizio nessuno sembra credergli ma qualche giorno dopo l’intero paese assiste alla prima apparizione della Vergine. Da quel momento in poi la vita del ragazzo non sarà più la stessa. Film con scene di repertorio su percorsi d’incredulità e suggestione collettiva, film che a posteriori raccoglie da un uomo consapevole di sé spavalde sofferenze e volontà vitali, ora che ogni scelta da subita è divenuta personale. Regia a diversi livelli drammaturgici, che assorbe tale personalità umana.

Martedì 5 Aprile h18
IL PAESE DOVE GLI ALBERI VOLANO di Davide BARLETTI&Jacopo QUADRI 85’
Nella silenziosa provincia danese si preparano festeggiamenti per i 50 anni dell’Odin Teatret, compagnia teatrale di ricerca che con la guida di Eugenio Barba ha cambiato le coordinate dello spettacolo del secondo Novecento attraverso le culture sceniche del mondo. Da Kenia, Bali, Brasile, India, Europa arrivano squadre di bambini, ragazzi e artisti chiamati a dare energia con acrobazie, musiche e voci a un evento corale sotto lo sguardo impetuoso del regista. L’Odin Teatret non è solo una compagnia, è una comunità allargata e atemporale, flusso visionario e quotidianità irriducibile, intrico di umanità che il film scruta con tenerezza e sapiente curiosità per un tale regista saldatore-boscaiolo artefice di un sodalizio tra visione politica e arte universale.

Il curatore, Maurizio Di Rienzo, così introduce la scelta della rassegna e i temi: Ecco un nuovo viaggio sugli articolati binari percorsi dall’attuale cinema del reale italiano, capace con indipendenza e acume di partire da temi di rilievo mondiale quanto circostanziati (migrazioni e politiche, contaminazioni e confronti religiosi, scelte di maternità o no, di dogmatico celibato o no) per snodare storie, umanità, culture, prospettive. Come quella di scegliere se restare coppia oppure slegarsi, vitale fulcro dell’ennesimo film ‘partecipato’ di Antonietta De Lillo (ha aperto questa rassegna giunta alla X edizione) Oggi insieme domani anche che sventaglia ambiti amorosi colti tranches filmate da parte di 29 ‘complici’ registi (e non). I Temi, dicevamo: Dustur di Santarelli osserva nuova dialettica in carcere instillata a detenuti nordafricani su Costituzione italiana e Corano comparati; il sud aggrovigliato di cristiani convertitisi all’Islam ma restati uguali cittadini in Napolislam di Pagano; due vecchi a specchiarsi in un presente inafferrabile e immemore del passato fra Lampedusa e Tunisia in Sponde della Dionisio. Donne e società: in Stato interessante della Bruno la maternità discussa da chi l‘ha scelta o attesa o rimandata e quella evitata con autocoscienza in Sbagliate di Menozzi&Pandimiglio. Altro dilemma epocale: sacerdoti in amore, è così sbagliato per vivere travolti da sentimenti e sessualità diventando Uomini proibiti, film della Fiore? E in Vincenzo da Crosia di Mollo quel ragazzino calabrese fu davvero in contatto divino oppure da uomo ora contano più le moleste ambiguità subite allora? Ad altre altezze procede a Milano l’osservazione meticolosa, sonora e inedita di un Monumento non solo cristiano in L’infinita fabbrica del Duomo di D’Anolfi&Parenti. Fuori… Italia, nel Vaticano Gianfranco Pannone con sguardo geometrico e rivelatore mostra l’inedito come e perché delle guardie svizzere in L’esercito più piccolo del mondo; in Danimarca a ‘casa’ di Eugenio Barba fondatore 50 anni fa dell’utopico, resistente, polivalente e multietnico Odin Teater per una spettacolare festa raccontata da Barletti&Quadri in Il paese dove gli alberi volano. Questi i già definiti 9 appuntamenti in programma per 11 documentari. A febbraio altri 5 da definire in sinergia con SNGCI-Nastri d’Argento 2016. Sempre per entrare in realtà sorprendenti proprio perché quotidiane.

Per maggiori informazioni:
www.casadelcinema.it


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