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La spia

Pubblicato il 31 ottobre 2014 da Giovanna Branca
VOTO:


La spia

Come La Talpa di Tomas Alfredson indagava i tesi rapporti tra l’Ovest e l’Est Sovietico attraverso una cervellotica Spy Story, La Spia di Anton Corbijn costruisce un simile congegno narrativo facendo parallelamente l’affresco dell’attuale nevrosi da terrorismo islamico.
Ad Amburgo l’agenzia d’intelligence guidata da Gunther Bachmann - il compianto Philip Seymour Hoffman nel suo ultimo ruolo sul grande schermo - entra in stato di allerta con l’arrivo in città di un ragazzo russo-ceceno convertito all’Islam e con precedenti terroristici, Issa Karpov. Come sempre nelle storie tratte dai romanzi di Le Carrė il punto ė che niente ė come sembra, e prima di agire bisogna capire verso cosa, e chi, volgere lo sguardo. Sfortunatamente però non ė solo il gruppo di Bachmann ad interessarsi a Karpov, tanto che ad Amburgo arrivano gli stessi servizi segreti americani.
La raffinatezza della vicenda raccontata da Corbijn basandosi sul lavoro del romanziere britannico sta proprio nella possibilità di raccontare, attraverso un ingegnoso meccanismo di genere puro, le dinamiche che regolano l’odierno "scontro di civiltà": la paura ed il pregiudizio che accecano, i veri lupi mascherati da agnelli, la compromissione del mondo delle grandi banche (il ruolo del banchiere Tommy Brue ė affidato a Willem Defoe) e così via. La natura estremamente cerebrale del film, come giá di La Talpa, potrà non piacere tutti ma ė la ragione del successo delle opere di Le Carrė e di quei film come il già citato lavoro di Alfredson del 2011 o di quest’ultimo di Anton Corbijn, che ne adattano fedelmente lo spirito ed il senso profondo, piuttosto che ogni minimo particolare. La Spia da questo punto di vista rende assolutamente giustizia al romanzo da cui ė tratto, anche se non va mai oltre questo pur non semplice compito. Senza volerlo svolge però il ruolo assai importante di celebrare l’ultima apologia alla grandezza attoriale di Hoffman, che se verrà ricordato per altri film dà anche in La spia una prova da maestro.


CAST & CREDITS

(A Most Wanted Man) Regia: Anton Corbijn; sceneggiatura: Andrew Bovell; fotografia: Benoît Delhomme; montaggio: Claire Simpson; musica: Herbert Grönemeyer; interpreti: Philip Seymour Hoffman (Gunther Bachmann), Grigoriy Dobrygin (Issa Karpov), Willem Dafoe (Tommy Brue), Rachel McAdams (Annabel Richter); produzione: Ink Factory, Potboiler Productions; origine: Stati Uniti, Regno Unito, Germania; durata: 122’.


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