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Pinuccio Lovero. Yes I Can.

Pubblicato il 15 maggio 2014 da Agostino Devastato
VOTO:


Pinuccio Lovero. Yes I Can.

Secondo capitolo della storia di Pinuccio Lovero, l’uomo che sognava di fare il becchino (o “custode a livello cimiteriale”, come ama definirsi) e protagonista già di quel “Sogno una morte di mezza estate” che lo rese celebre tra il 2007 e il 2008. Il regista Pippo Mezzapesa ritorna alle sue origini, raccontando ancora la vita di quest’umile ed esuberante “custode”, stavolta alle prese con un’altra aspirazione, ancora più alta: diventare consigliere comunale e portare avanti un programma esclusivamente cimiteriale. Nel primo capitolo Pinuccio realizza il suo sogno, diventa becchino del cimitero di Mariotto (frazione di Bitonto) ma durante la sua permanenza in quel campo santo, in paese non muore nessuno. Si dice quindi che Pinuccio porti bene. Forte di questa convinzione, e desideroso di migliorare le condizioni del cimitero di Bitonto, Pinuccio decide di compiere il grande passo, e scende in campo.

Attraverso lo sguardo dinamico ed ironico di Mezzapesa, regista di indiscutibile talento e di respiro internazionale, entriamo nella vita di Pinuccio, ridendo insieme a lui di questa “folle” impresa, ma comprendendone l’importanza e la serietà con cui l’affronta, dalla scelta dello slogan, alla forza con cui porta avanti le sue argomentazioni e i suoi progetti cimiteriali (più loculi, nuove fontane, pulizia delle lapidi). Mezzapesa accarezza con eleganza i protagonisti di questo spaccato umano, raggiunge gli strati più intimi della vita interiore di Pinuccio, con un abile uso del Cinema, quello vero, mezzo espressivo che il giovane regista pugliese conosce molto bene. Pinuccio non viene mai considerato un freak, o liquidato come un qualsiasi “scemo del villaggio”, ma è al contrario un personaggio vivo, stratificato, e universale. Rappresenta sia una guida attraverso gli oscuri cunicoli della politica nella provincia meridionale, sia un uomo in missione, un eroe degno della più alta letteratura.

Attraverso la sua ironia macabra, le riflessioni più serie sulla morte e sulla felicità, oltre alla dolce e misurata intrusione nella sua vita sentimentale, Pinuccio Lovero ci insegna come il suo essere un Don Chisciotte contemporaneo sia una questione inutile, ma di fondamentale importanza. Da vedere, morirete dalle risate.


CAST & CREDITS

(Pinuccio Lovero. Yes I Can.); Regia: Pippo Mezzapesa; sceneggiatura: Pippo Mezzapesa; fotografia:Michele D’Attanasio; montaggio: Andrea Facchini; musica:Gabriele Panico; interpreti: Pinuccio Lovero, Anna Papaccio, Nichi Vendola; produzione: Vivo Film, Fanfara Film; distribuzione: Microcinema; origine: Italia, 2012; durata: 79’


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