Ricordate Dusty? Il piccolo aereo agricolo che popolava il fantastico mondo adrenalinico di Cars – Motori ruggenti? Grazie ad un’originale intuizione del regista Klay Hall, Dusty è pronto a tornare sul grande schermo e a prendere il volo con il nuovo ed attesissimo film d’animazione della Disney, Planes. Sono passati ormai sette anni da quando Cars è arrivato nelle sale cinematografiche, ma quelle buffe macchine con le loro esilaranti storie sono rimaste nei cuori degli spettatori. Ecco allora che la Disney, in questa occasione orfana della Pixar, ha deciso di creare questo splendido spin-off.

Dusty è un piccolo aereo agricolo che sogna ardentemente di partecipare e vincere ad una gara di quota come aereo di competizione, un sogno che fa battere il suo grande cuore. Dusty però, non è stato affatto progettato per competere in gare di questo tipo, la sua piccola struttura, ed i suoi limiti meccanici mettono a dura prova il sogno nel cassetto del nostro protagonista. Questo decide così di chiedere aiuto a Skipper, un aviatore navale che decide di aiutarlo a prepararsi nella la dura sfida contro Ripslinger, indiscusso campione di quota. Dusty si trova così costretto a fare i conti non solo con la sua struttura fisica, ma anche con le paralizzanti vertigini di cui soffre. In questo lungo ed estenuante percorso, il piccolo aereo agricolo dimostrerà uno straordinario coraggio, che non credeva di possedere, riuscendo a superare vittoriosamente i suoi limiti e le sue paure, ed elevandosi finalmente ad una quota superiore ai 300 metri.

L’azione e l’avventura sono esaltate da una regia dinamica ed un 3D funzionale, che giocando sapientemente con la profondità riesce ad aprire lo schermo quasi fosse una finestra sul mondo. Il divertimento, però, è accompagnato anche dai soliti sottotesti morali e sentimentali tipici del marchio Disney, che si fanno veicolo di valori ed ideali apprezzabili anche da un pubblico più adulto. Ancora una volta la Disney, con escamotage narrativi e turbini di colori, dà vita ad una splendida fiaba animata, toccando profondi temi esistenziali. Il film infatti, ruota intorno alla capacità di credere in se stessi, abbandonando le proprie paure e superando così anche gli ostacoli apparentemente più insormontabili.
Klay Hall dimostra di essere all’altezza della situazione. Nonostante si tratti soltanto del suo secondo lungometraggio d’animazione e che il suo esordio, Trilli e il tesoro perduto - guarda caso un altro spin-off -, fosse uno dei prodotti Disney più deboli di sempre, il regista americano dà prova con Planes di poter dirigere con successo un titolo di punta, riuscendo a fondere, nel pieno stile della casa di produzione, avventura e sentimenti.